GUGLIONESI. La settimana più magica e frenetica dell’anno è appena cominciata. Mancano 5 giorni alla Vigilia di Natale e il mondo corre, per gli ultimi acquisti, regali e gran cenone.
Dovremmo fermarci. Ritagliare un momento tutto nostro.
Noi l’abbiamo fatto andando a visitare la 22esima Mostra dei Presepi a Guglionesi, nella chiesa romanica di San Nicola.
La mostra, organizzata dall’Odv San Nicola e la parrocchia di Santa Maria Maggiore, è stata inaugurata ieri, domenica 18 dicembre, con il taglio del nastro da parte del parroco di Guglionesi don Stefano Chimisso.
Tanti gli artisti che hanno portato le loro personalissime natività. Tante le fasce d’età, a partire da 10 anni.
La Sacra Famiglia in diverse versioni. La classica, fatta con i mattoncini dei Lego, nelle ampolle. Personaggi fermi e in movimento. Non solo guglionesani ma anche persone di fuori. Molti termolesi. È un giro rilassante. Tra lo stupore della bellezza della maggior parte dei presepi. Anzi, di tutti.
Ma la meraviglia, ciò che non ti aspetti, la vivi nella Cripta della chiesa di San Nicola.
L’Odv ha voluto cambiare. Ha voluto creare qualcosa che va oltre il singolo presepe, fatto di statuette piccole.
Un presepe 1:1. Scendendo in Cripta vieni catapultata nel passato.
È una natività di arti e mestieri in uso fino a qualche decennio fa a Guglionesi. Giuseppe e Maria sono manichini alti come noi. Tra di loro Gesù Bambino. Ma intorno a loro ci sono i mestieri. O per meglio dire, gli attrezzi del mestiere.
Mestieri in disuso che hanno fatto la storia delle comunità. Forse, neanche chi scrive, li ha visti tutti questi attrezzi. E allora ti fermi a osservare e provi ad andare nel passato, con la mente. Provi a immaginare come venivano usati, a cosa servissero. A come tutto era più semplice e umile.
E quando finisci il giro, davvero, sembra sia andata a spasso nel tempo.
La mostra, aperta ieri domenica 18 dicembre sarà visitabile fino all’8 gennaio, dalle 18 alle 19:30 nei giorni feriali e nei festivi dalle 17 alle 20.