TERMOLI. Percorsi chirurgici sotto i riflettori in basso Molise, dopo la vertenza sugli interventi programmati, causata dalla carenza di anestesisti.
In merito, dall’ufficio che coordina per l’Asrem l’attività della chirurgia in elezione, è stato messo nero su bianco quale sia lo stato attuale, che differisce dai numeri emersi nei giorni scorsi.
«Si precisa che nel basso Molise non ci sono 700 pazienti in lista d’attesa per essere sottoposti all’intervento chirurgico presso le sale operatorie, stando ai dati ufficiali dal primo gennaio 2022 al 4 febbraio 2023, se volessimo considerare anche tutti quei pazienti in lista d’attesa per le prestazioni chirurgiche ambulatoriali, saremmo, sicuramente, sotto il 50% dei numeri dichiarati da alcuni colleghi medici sindacalisti. Inoltre soltanto il 10 % dei pazienti, in lista di attesa chirurgica, risulta necessitare di un intervento di Classe A, e non tutti i pazienti in tale classe (attesa di 30 giorni) risultano rientrare nel primo livello chirurgico. Insomma, in realtà i numeri delle liste d’attesa dell’ospedale “San Timoteo” risultano molto piccoli, (ammesso, inoltre, che le liste siano aggiornate costantemente, e tenute in ordine secondo i criteri di compilazione previsti dalle Linee Guida Ministeriali).
Ciò significa che talune dichiarazioni possano procurare un allarme tra gli utenti non corrispondente alle dimensioni reali della criticità evidenziata, la quale è attualmente importante in ambito sanitario nazionale. I numeri alterati sembrerebbero strumentali all’idea di esasperare ed ingigantire tale problema nazionale per l’Azienda sanitaria regionale del Molise, cosa che non fa bene a nessuno, tanto meno ai pazienti molisani».