CAMPOBASSO. Dimissioni del sub-commissario alla sanità Giacomo Papa in Molise, Massimo Romano, ex consigliere regionale e avvocato amministrativista, chiede e si chiede: «Lo Stato da che parte sta?»
«Non conosco le ragioni per le quali l’avvocato Giacomo Papa abbia deciso di dimettersi da sub commissario alla sanità.
È noto a tutti che politicamente sono distante anni luce da loro, ma non ho alcun dubbio né remora nell’esprimere apprezzamento e condivisione per il lavoro che la struttura commissariale ha svolto per ripristinare la legalità nei rapporti tra Regione e strutture private, peraltro varando misure oggettivamente a vantaggio dei pazienti molisani e del loro diritto alle cure.
Per la prima volta, in 14 anni di commissariamento, il budget alle strutture private è stato assegnato dopo (non prima) aver stimato il fabbisogno assistenziale dei pazienti; per la prima volta i contratti ai privati sono stati predisposti a inizio anno anziché alla fine (ciò che generava un contenzioso giurisdizionale micidiale, che ha sempre visto soccombente la regione); per la prima volta il budget è stato incrementato per le cure ai molisani anziché agli utenti di fuori regione; dulcis in fundo, per la prima volta, dopo anni di follie finanziarie e contabili, è stato fissato il tetto invalicabile all’extra-budget per gli utenti extraregionali.
In breve: per la prima volta la Struttura commissariale ha rispettato il piano di rientro sanitario, fissato dalla legge e monitorato dai Ministeri della Salute e dell’Economia. Cioè ha fatto il suo dovere, senza cedimenti.
Per questo, mi auguro che il Consiglio di ministri respinga immediatamente le dimissioni del sub-commissario Papa, perché in caso contrario ciascuno è autorizzato a pensare che lo Stato abbia ceduto a interessi in contrasto con gli obiettivi di risanamento sanitario e finanziario della Regione Molise. Cioè che lo Stato abbia perso, tradendo sé stesso e il Molise».