CAMPOBASSO. Il braccio di ferro in seno alla Regione Molise prosegue e con le dimissioni di Vincenzo Niro da assessore della Giunta Toma, ad Antonio Tedeschi viene precluso il ritorno a Palazzo D’Aimmo.
Fulmineo il commento al vetriolo dell’esponente che si candidò nei Popolari per l’Italia nel 2018.
«L’assessore si dimette per lealtà politica al partito pur di mantenere in piedi quel briciolo di maggioranza che ne rimane: ho appreso da poco delle dimissioni di Vincenzo Niro che da assessore torna a fare il consigliere a pochi mesi dalle elezioni. Come molti di voi sanno, il mio reintegro è dato dalla recente sentenza in Cassazione che ha dichiarato illegittima la scelta fatta 3 anni fa da ben 18 consiglieri su 21. Nonostante la Cassazione abbia decretato il mio reintegro nel consiglio regionale, i grandi strateghi della politica si dimostrano ancora banali e scontati nelle loro scelte non avendo più strumenti non convenzionali per tenermi fuori.
Si arriva quindi alle dimissioni di un esponente di spicco della maggioranza che in questi 5 anni (ovviamente in buona compagnia) ha portato il Molise alla deriva e lo ha fatto “per lealtà al partito”. Peccato che solo adesso ricorda la lealtà verso il Partito!! Per fortuna ormai la credibilità di queste persone è pari a zero. I problemi della regione per questi tizi non sono i costi della politica tanto sbandierati, non il lavoro, neanche la sanità e l’inquinamento. L’unico problema che hanno da risolvere per andare avanti è Antonio Tedeschi. La domanda che mi pongo e che rivolgo a tutti è: Perché stanno cercando di fermare Antonio Tedeschi in tutti i modi possibili?»