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mercoledì 19 Marzo 2025
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Braccio di ferro sulla Vibac, le istituzioni pronte a dare supporto ai lavoratori

TERMOLI. La politica territoriale, coi rappresentanti a ogni livello (assente però la Regione Molise), si mette al servizio dei lavoratori dello stabilimento Vibac, che in 126 rischiano il posto, dopo l’avvio della procedura di mobilità annunciata lo scorso 27 febbraio.

Un incontro quello di questa sera, convocato dal sindaco Francesco Roberti, che ha visto la partecipazione del senatore Costanzo Della Porta e del presidente del Cosib, Roberto Di Pardo.

Assieme ai dipendenti, davvero tanti, quasi tutti (o tutti, addirittura), le delegazioni sindacali di Filctem-Cgil, Ulltec e Femca-Cisl, presenti anche rappresenti confederali delle parti sociali, poiché la partita è molto importante, balla un pezzo significativo del sistema produttivo locale. Tra loro Lino Zambianchi, Giuseppe Tarantino, Massimiano Recinella, Carlo Scarati, Daniele Capuano, Paolo De Socio, la Rsu di stabilimento.

Al centro della discussione, non solo l’impasse subita da una fabbrica che fino al 2021 era in utile e poi è piombata in cassa integrazione, ma la stessa difficoltà di instaurare un dialogo, persino la richiesta di entrare in fabbrica è stata denegata.

Il primo cittadino ha rappresentato proprio l’approccio problematico e dinanzi a tutti ha provato a contattare telefonicamente il proprietario, sì perché pur essendo Spa multinazionale, c’è un azionista principale che gestisce in prima persona tutto e verso cui vorrebbero persino mettere in scena l’azione dimostrativa di uno striscione affisso sotto la sua residenza di Montecarlo.

Provocazioni a parte, i tentativi di Roberti di chiamarlo in diretta sono stati vani.

I sindacati hanno riepilogato lo stato delle cose, i passaggi procedurali, che domani pomeriggio vedono l’avvio dell’esame congiunto e che hanno già fatto avanzare l’istanza al Mimit, ma si chiede il coinvolgimento del livello politico, quello che può spingere alla trattativa per un rilancio, magari, attraverso gli incentivi, Zes in testa possibili nel basso Molise.

Per queste ragioni al pressing di maestranze e sigle sindacali Roberti e Della Porta hanno assicurato sostegno e collaborazione per elevare al livello nazionale questo confronto, con Di Pardo che da uomo di impresa individua chance distinte per trarre dalle sabbie mobili un futuro che al momento è assai in bilico.