TERMOLI. 24milioni e 370 mila euro pronti per finanziare due progetti per i porti di Gioia Tauro e di Termoli.
Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini ha firmato il provvedimento che assegna alle Autorità di sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Jonio e del Mar Adriatico meridionale le risorse per il completamento dei progetti riguardanti l’elettrificazione delle banchine portuali. Si tratta di interventi che renderanno green e sostenibili gli scali, consentendo un notevole abbattimento delle emissioni di Co2.
L’obiettivo dell’investimento è elettrificare le banchine per ridurre al minimo la dipendenza dai combustibili fossili e l’impatto ambientale del settore dei trasporti marittimi, intervenendo principalmente nei porti della rete centrale della Trans European Network Transport (TEN-T). Il trasporto marittimo presenta alcuni problemi ambientali dovuti all’uso di combustibili di bassa qualità che provocano esternalità negative sia durante la navigazione sia, soprattutto, durante la fase di stazionamento nel porto. I motori provocano non solo un elevato livello di inquinamento e rumore all’interno dell’area portuale (con emissioni di CO2, NOx, PM 10, PM 2.5), ma anche nella più vasta area circostante. Attualmente in Italia, a differenza di altri Paesi europei, la presenza di banchine elettrificate è molto limitata, e quelle presenti non alimentano navi da crociera, traghetti o portacontainer, ma forniscono energia elettrica ai terminali di riparazione navale o alle gru destinate alla movimentazione delle merci. L’investimento proposto, in linea con gli obiettivi nazionali di decarbonizzazione stabiliti nel PNIEC in termini di efficienza energetica nei trasporti, si concentrerebbe su 34 porti, di cui 32 appartenenti alla rete TEN-T.
Esso consiste nella realizzazione di una rete di sistemi per la fornitura di energia elettrica dalla riva alle navi durante la fase di ormeggio, in modo da ridurre al minimo l’utilizzo dei motori ausiliari di bordo per l’autoproduzione dell’energia elettrica necessaria, riducendo sensibilmente emissioni di CO2, ossidi di azoto e polveri sottili, nonché l’impatto acustico.