mercoledì 5 Febbraio 2025
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Con la candidatura progressista di Gravina è il centrodestra che resta col cerino in mano

TERMOLI. Indiscrezioni divenute conferme, notizie, poi note ufficiali e commenti. Il centrosinistra vive le sue 24 ore di gloria nel Molise, sperando di mieterne molte di più e con la candidatura a presidente della Giunta regionale del sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, lascia il cerino in mano al centrodestra, che probabilmente 72 ore dopo, ossia dopodomani, martedì 2 maggio, cercherà di accorciare le distanze rispetto alla propria investitura.

Non abbiamo mai ipotizzato che lo schieramento che ha una maggioranza uscente a Palazzo Vitale, ma quantomai sfilacciata, potesse riuscire nell’incantesimo di bruciare sui tempi i progressisti, ma nelle ultime settimane la fase di stallo era comune, seppur su lidi contrapposti.

Adesso, con la regia dei maggiorenti nazionali, soprattutto il senatore Claudio Lotito e l’onorevole Giovanni Donzelli, poiché la casella dovrebbe appartenere a Forza Italia e potrebbe essere insidiata da Fratelli d’Italia, il centrodestra è chiamato a non rimandare più la palla a centrocampo.

I nomi che erano rimasti in lizza, Salvatore Micone, Michele Iorio e Francesco Roberti restano tali, ma sullo sfondo incomberebbe una variabile, ossia quella legata all’europarlamentare azzurro Aldo Patriciello, che potrebbe avere la cosiddetta golden share, ossia indirizzare anche un nome differente da quelli più in voga, anche qualcuno a sorpresa. Come in una mano di poker. Non a caso il commissario regionale della Lega, Michele Marone, partito che peraltro non avrebbe velleità di indicare un proprio candidato presidente, ha chiesto di affrettare i tempi, nell’incontro di qualche giorno fa col vicepremier Matteo Salvini.