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lunedì 3 Novembre 2025
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I 5 anni a Palazzo D’Aimmo, Manzo: lealtà, impegno e partecipazione

TERMOLI. “Non siamo partiti dal tetto per costruire la casa comune che accoglie e si confronta con chi ha la stessa visione che intendiamo portare avanti e per la quale ci siamo spesi con passione, coraggio, determinazione, competenza”. Con questa considerazione, la consigliera regionale del M5S, Patrizia Manzo, irrompe sulla scena politica in queste settimane di fine legislatura.

“Non siamo partiti dal tetto ma dalle fondamenta, con un lavoro sul quale forse oggi qualcuno preferisce sorvolare ma che, invece, ci ha visto collaborare, ragionare insieme, condividere proposte e argomenti comuni. 

Fianco a fianco, con le ovvie peculiarità di ognuno – caratteriali e politiche – ma sempre nel rispetto dovuto non solo verso il ruolo ricoperto nell’Istituzione ma soprattutto nei confronti della comunità che ci ha eletto e della terra per la quale immaginiamo e vogliamo realizzare quel futuro al quale, dall’opposizione, abbiamo lavorato a testa bassa per costruirne le fondamenta.

Lungo questi cinque anni di legislatura è nato, è cresciuto e si è consolidato il fronte progressista che oggi si propone agli elettori come alternativa ad un centrodestra che nello stesso lasso di tempo, non è stato capace di immaginare lo sviluppo, dargli forma, tutelarlo. 

Non è, quindi, una ricetta studiata al momento, un’alchimia capitata per caso, un’alleanza suggerita da qualcuno oppure l’obiettivo da raggiungere per tutelare qualcun altro.

Mi guardo indietro e ricordo il lavoro di confronto e di condivisione portato avanti assieme a tutti i colleghi dell’opposizione, alle associazioni che operano sul territorio, ai portatori di interesse con i quali mi sono confrontata sui temi comuni in ogni occasione utile e anche lontana dai riflettori. Temi che sono alla base, da tempo, di un ragionamento programmatico che qualcuno fa finta che non ci sia stato e che non ci sia nemmeno oggi, nonostante la fase delicata di messa a punto di un progetto politico condiviso.

Partendo dai beni comuni per arrivare alla tutela del territorio attraverso il confronto e il dibattito sui temi legati alla transizione ecologica, all’ambiente, alle azioni di condivisione con l’intera comunità che porta con sé la legge sul Terzo Settore, alle politiche sociali e sociosanitarie, all’amministrazione condivisa, alla co-progettazione, alla partecipazione alle scelte, alle azioni indispensabili per le nostre comunità fino all’imprescindibile diritto alla salute messo costantemente in pericolo.

Confronti, dibattiti pubblici, convegni su temi specifici, tavoli tematici: la partecipazione ad ogni momento di condivisione è stata per me un passaggio fondamentale dell’azione politica perché credo, e non da oggi, che la forza di un’idea abbia bisogno delle giuste gambe per camminare.

Questa casa – costruita con passione ed energia, con condivisione e a volte scontri politici ma sempre guardando alle necessità della comunità e del territorio e proiettando lo sguardo sul futuro di una regione che si sta desertificando, che non ha trovato mai l’ascolto da chi l’ha governata ma solo provvedimenti spot e dell’ultimo minuto utile – ha, e avrà, il dovere di accogliere, di ascoltare e di confrontarsi sulle idee che sono le fondamenta sulle quali è stata costruita con lavoro, lealtà, rispetto e partecipazione”.