TERMOLI. L’ennesima truffa online viaggia sui social network.
“‘Non sappiamo cosa fare – recita il messaggio pubblicato online da qualche truffatore – I genitori di Giulia sono disperati, la loro vita è un inferno. La loro figlia è stata rapita”.
È questo il testo di un articolo comparso in queste ore su alcuni gruppi social e che ha raggiunto anche diversi utenti termolesi, che ci hanno inviato il post.
Ma in realtà si tratta di una fake news, un tentativo di phishing, una frode escogitata da malintenzionati per spingere gli utenti a cliccare un link per rubare dati sensibili e condivisioni.
Infatti, l’appello si chiude con la richiesta di visionare un video che può essere utile per identificare i rapinatori.
E poi la scritta: “Oggi sono emersi nuovi filmati diffusi dalla polizia. Proviene dal negozio dove il rapinatore si è fermato, è l’unico filmato in cui si vede almeno una parte del volto. Insieme ai genitori vi chiediamo di guardare il video, forse potrete riconoscere il rapinatore e aiutare a ritrovare la loro amata figlia”.
Il link che gli utenti avrebbero cliccato è stato appositamente creato dai criminali informatici per conoscere account e password dell’ignara vittima.
Il rischio è di ritrovarsi dall’account social hackerato al furto di dati sensibili più rilevanti.
Se ritieni che il tuo account sia stato già hackerato, seleziona sul tuo profilo “Trova assistenza o segnala la pagina o il profilo”, quindi segui le istruzioni sullo schermo.
In caso di accertata violazione è necessario sporgere denuncia alla Polizia Postale entro e non oltre 3 mesi dall’accaduto, essendo la violazione dell’account Facebook considerata un reato punibile con multe fino a 12mila euro e carcere fino a 5 anni.
Le questure di tutta Italia raccomandano di non aprire mai link sconosciuti.