mercoledì 5 Febbraio 2025
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«San Timoteo allo sbando», M5S e Stumpo chiedono un Consiglio monotematico

TERMOLI. Nuova iniziativa politica nei gruppi consiliari di opposizione al Comune di Termoli con l’aggregazione Movimento 5 Stelle e Rete della Sinistra-Termoli Bene Comune. Presentata una richiesta di convocazione del Consiglio comunale straordinario monotematico in adunanza aperta ad interventi dei rappresentanti delle istituzioni, associazioni, specifiche categorie di cittadini, addetti alla sanità e al Commissario ad acta (ex art. 39 TUEL ex art. 62 e 71 del regolamento comunale». A sottoscriverla Nicolino De Michele, Ippazio Stamerra, Daniela Decaro, Antonio Bovio e Marcella Stumpo, con il seguente ordine del giorno: “Azioni urgenti per garantire il funzionamento adeguato dell’Ospedale San Timoteo”. «La situazione in cui versa il nosocomio di Termoli rende necessario un intervento congiunto di mobilitazione e presa di coscienza cittadina dei problemi ad esso inerenti che investono tutti. Tanto si rende necessario per la sicurezza e la salvaguardia del diritto alle cure.

Dopo la nostra conferenza stampa, come promesso in quella sede, abbiamo protocollato una richiesta di consiglio monotematico aperto con all’ordine del giorno la richiesta rivolta al sindaco di impegnarsi in quanto tutore della salute dei cittadini e garante della difesa dei loro diritti, a mettere in atto con urgenza ogni iniziativa possibile per ottenere che l’amministrazione regionale e il governo si facciano carico dell’emergenza sanitaria del San Timoteo e del Molise, a partire dall’immediato invio di anestesisti e dalla graduale ripresa dei servizi essenziali cancellati nel nostro ospedale dei cittadini del Basso Molise. Il diritto alla salute non è negoziabile!», sottolineano i cinque esponenti della minoranza, che poi sostanziano l’atto dell’ordine del giorno: «La ben nota situazione di sofferenza del nostro nosocomio ha raggiunto livelli insopportabili per la sicurezza e il diritto alle cure dei cittadini del Basso Molise; i tempi di attesa insostenibili e l’impossibilità di accedere in loco a terapie immediate per le patologie tempo-dipendenti crea grave rischio per la vita degli abitanti; Termoli e il Basso Molise costituiscono una realtà complessa e particolare, stante il peso antropico dei turisti che si riversano nelle nostre zone nel periodo estivo e la presenza alle porte della città di un Nucleo Industriale dove insistono attività potenzialmente molto pericolose, che necessitano della presenza di adeguate strutture sanitarie. Il perdurante blocco di ogni attività chirurgica non di assoluta urgenza, dovuto alla ormai annosa mancanza di anestesisti impedisce di fatto il funzionamento di numerosi reparti; i concorsi banditi dall’ASReM vanno regolarmente deserti, sia per la scarsissima attrattività di un ospedale ormai del tutto svuotato sia perché spesso si propongono contratti a tempo determinato.

Non arrivano dalla Regione segnali di un’inversione di tendenza; non sono previsti nel bilancio nazionale quei fondi che erano stati promessi dopo la pandemia per rimettere in sesto il servizio sanitario nazionale, la cui importanza vitale è stata riaffermata proprio dalle vicende degli ultimi due anni. S’impegna il sindaco di Termoli, in quanto tutore della salute dei cittadini, garante della difesa dei loro diritti e Autorità Sanitaria locale, a mettere in atto con urgenza ogni iniziativa possibile per ottenere che l’amministrazione regionale e il governo si facciano carico dell’emergenza sanitaria del San Timoteo e del Molise, a partire dall’immediato invio di anestesisti e dalla graduale ripresa dei servizi essenziali cancellati nel nostro ospedale».