TERMOLI. Ha fatto rumore il sondaggio dell’altro giorno realizzato dall’istituto demoscopico Tecnè, che ha messo in evidenza lo scenario attuale – sempre di natura probabilistica – rappresentato dal campione degli intervistati sulle prossime elezioni regionali nel Molise.
L’unico dato certo sono i problemi della regione, identificati soprattutto come sanità, infrastrutture e lavoro, mentre le coalizioni sono alle prese con la “gravidanza” del candidato presidente, che non preannuncia alcun parto prematuro, anzi, a quasi un mese dalla presentazione delle liste, la discussione è piuttosto fluida e di nomi se ne sono già bruciati alcuni.
In attesa che sul centrosinistra il coinvolgimento dei leader dem Schlein e 5S Conte sortisca l’effetto sperato, tocca al centrodestra inaugurare oggi la sessione allargata ai livelli nazionali.
In programma, infatti, alle 16, al Senato, luogo ormai preferenziale per il Molise da esportazione in Parlamento, l’ennesimo vertice dei segretari regionali, esteso però, dopo l’upgrade deciso nell’ultimo conclave-bar isernino, proprio alle segreterie nazionali.
Di sicuro ci saranno Donzelli con Di Sandro per Fratelli d’Italia, Locatelli e Marone per la Lega e vedremo chi sarà della partita per Forza Italia assieme a Lotito, l’Udc vedrà Di Pietro con ogni probabilità assieme proprio a Cesa. Ricordiamo anche la componente dei Popolari per l’Italia con Niro. Saranno presenti anche i parlamentari molisani di Fratelli d’Italia, Costanzo Della Porta ed Elisabetta Lancellotta.
Il tempo sta trascorrendo, quindi c’è chi preme affinché la scelta venga compiuta entro fine aprile, così da avere un lasso di tempo congruo per mettere assieme l’armata che sarà schierata il 25 e 26 giugno prossimi.