SAN MARTINO IN PENSILIS. Ancora una storia narrata dalla vice sindaca di San Martino in Pensilis, Tiziana D’Adderio.
«Ci sono storie che vanno raccontate e questa la voglio raccontare perché più di ogni altra dà il senso di quanto sia meravigliosa la natura.
Tutto è iniziato con una terribile telefonata ricevuta in tarda serata dalla caserma dei carabinieri: sei cuccioli abbandonati gettati in un sacco della spazzatura e ritrovati per caso da un passante, sei cuoricini deboli e indifesi, che non appena venuti al mondo hanno dovuto fare i conti con il lato più spregevole del genere umano.
Grazie ad un nutrito gruppo di volontari abbiamo passato intere giornate ad accudirli, notte e giorno, ogni due ore dovevano essere allattati, uno di loro ha avuto anche un collasso ma per fortuna siamo riusciti a salvarlo con una corsa folle dal veterinario.
Ieri mattina disperata e stanca ho cominciato a telefonare volontarie, persone amanti degli animali, veterinari, alla ricerca di una femmina con cuccioli appena nati, una nuova mamma che potesse dare loro l’affetto e il sostegno di cui avevano bisogno per essere svezzati.
La risposta dei veterinari era sempre la stessa: “è difficile che una mamma prenda altri cuccioli, poi sono 6, sono tanti”. Ma io, come accade spesso, non mi sono arresa.
La veterinaria di Larino, Gabriella mi risponde che di cagne che avevano appena partorito non ne conosceva, ma che il giorno prima era andato in studio da lei un ragazzo con una cagna che aveva avuto una gravidanza isterica e adesso produceva latte. Mi dice anche che le aveva prescritto delle gocce per fare andare il latte indietro, ma soprattutto, fatto incredibile, che il ragazzo è di San Martino!
La mia reazione è stata di una persona che nel buio totale vede uno spiraglio di luce e le chiedo di dirmi il nome.
Vado a casa di questa persona, Antonio Sabetta, e gli chiedo se aveva già dato le gocce alla sua cagna, mi risponde di no! Con tanto timore, perché non potevo immaginare la sua reazione, avvicino uno dei cuccioli alla cagna, con Antonio vicino che prudentemente continuava ad accarezzarla e il primo cucciolo parte a ciucciare il latte… vado a prendere altri cuccioli tra i quali anche quello che aveva da poco rischiato di morire ed ecco che accade il miracolo: i 6 cuccioli adesso hanno una mamma, che manco a farlo apposta si chiama Amore, l’unico rifugio sicuro per cercare riparo dalla follia e la brutalità del mondo.
Grazie ad Antonio Sabetta e alla sua cagna che è un Amore di nome e di fatto. Grazie a tutti coloro che ci hanno aiutato economicamente con un contributo, grazie anche a chi ci ha fatto sentire la vicinanza, ma soprattutto grazie a Giulia Malignaggi, Giusi Lesti, Jessica Altobello, Erika Di Maio, Francesca Balasco, Lucia Inforzato, Rosanna Di Monte, Annamaria Petrucci, Anna Flocco, Karren Urben, Joseph Art-Driatico, Carola Figliola, Francesco Carpino e tutti i ragazzi della protezione civile di San Martino».