ROTELLO. È arrivata ieri mattina a Rotello, nel basso Molise, la reliquia della camicia insanguinata del giudice Rosario Livatino, giunta alla Parrocchia Santa Maria degli Angeli. Il magistrato siciliano, noto come giudice ragazzino, ucciso dalla mafia nel 1990, è venerato come beato e martire dalla chiesa cattolica. La reliquia viene esposta presso la Parrocchia di Santa Maria degli Angeli a Rotello.
Nel programma odierno, dopo le Lodi e il Roveto Ardente, dalle 19 Eucarestia e saluto della Reliquia.
Alle ore 17.30 presso il Cinema Teatro San Rocco convegni organizzati dal parroco della parrocchia Santa Maria degli Angeli di Rotello, don Marco Colonna, in collaborazione con l’Aiaf (Associazione Italiana Avvocati Famiglia e Minori), la Camera Penale di Larino e il Comitato pari opportunità dell’Ordine Avvocati di Larino.
I temi trattati saranno la fede e il diritto del Beato Rosario Livatino. Nella giornata di ieri sono intervenuti il sindaco Massimo Marmorini, il vescovo Gianfranco De Luca, il parroco don Marco Colonna e l’avvocato Valeria Cacchione.
Stasera, invece, parteciperanno gli avvocati Romeo Trotta, Michele Urbano, Roberto D’Aloisio e Clementina Vitale. In entrambe le giornate la moderatrice sarà l’avvocato Erika Cieri. L’arrivo della reliquia di Livatino è un evento che rafforza l’impegno nella lotta contro la mafia e richiama l’attenzione sulle vittime della criminalità organizzata.
Papa Francesco lo ha definito un esempio non soltanto per i magistrati, ma per tutti coloro che operano nel campo del diritto. Livatino, dunque, come testimone spirituale e patrono di una fede che diviene prassi di giustizia e che perciò fa del bene al prossimo. Sempre sotto la tutela di Dio.