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mercoledì 16 Luglio 2025
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Primo caldo in fabbrica, «Ritardi nell’accensione degli impianti di raffreddamento»

TERMOLI. Dopo aver richiesto l’accensione degli impianti di raffreddamento nella riunione del comitato esecutivo di ieri, i rappresentanti sindacali si sono rivolti direttamente ai lavoratori e alle lavoratrici: «Purtroppo dobbiamo constatare che anche quest’anno, nonostante nelle ultime riunioni fatte con la direzione e con la Rspp di stabilimento, e nonostante sia stato sottoscritto un verbale di riunione Rls, dove abbiamo chiesto di verificare per tempo lo stato dell’impianto di raffrescamento e la sua messa in funzione, ci ritroviamo in ritardo rispetto all’accensione dello stesso.

Ricordiamo che il Decreto legislativo 81/2008 allegato IV recita espressamente che La temperatura e l’umidità relativa dell’aria debbono essere mantenute entro i seguenti limiti: nei periodi in cui è necessaria la refrigerazione dell’aria: la differenza di temperatura fra l’esterno e l’interno non deve superare il valore di 7 C; l’umidità relativa deve essere compresa fra il 40 ed il 50%. Viste le buone intenzioni (almeno a parole) del management di stabilimento, crediamo più ai fatti che alle parole, lì misureremo il valore e la serietà dell’attuale dirigenza.

Chiediamo con urgenza, viste le temperature previste in questi giorni in una rapida accensione dell’impianto e della risoluzione delle problematiche tecniche del relativo impianto. Infine, non pretendiamo temperature polari in fabbrica tipo Totò e Peppino a Milano che in un noto film avevano cappello e colbacco, ma neanche temperature che sfiorano i 40 gradi all’ombra».