venerdì 14 Febbraio 2025
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Strategie funeste per il Paese: perdere e far perdere tempo

TERMOLI. Dopo una pausa osservata in campagna elettorale sono ritornate dalla scorsa domenica le considerazioni dal pulpito milanese del termolese Luigi De Gregorio, attraverso la rubrica “A Giorgia”, metaforicamente e non solo rivolta all’azione del Governo Meloni. «Non cronaca politica, ma idee e suggerimenti da un cittadino comune».

Cara Giorgia,

sarai certamente d’accordo su ciò che potrebbe essere considerato un paradigma: perdere tempo è una caratteristica degli incapaci, mentre far perdere tempo agli altri è una caratteristica degli st***zi.

Eppure, nel mondo della politica del trentennio passato, il perdere e far tempo voleva dire fare strategia. Un assurdo che si concretizzava nell’azzerare la preziosità del tempo e, nello stesso tempo, sbranarsi nella lotta infinita per le poltrone. A tutto danno dei cittadini.

Quanto sopraddetto lo vediamo ora attraverso un triangolo ai cui vertici poniamo i Cittadini Italiani, il il Governo e l’Opposizione

Circa i primi rileviamo le loro più importanti due esigenze: Lavoro e Salute. E di seguito riportiamo parte dell’elenco quasi interminabile dei problemi del Paese: corruzione, evasione fiscale, scuola, burocrazia, fisco, infrastrutture, raccomandazione, ingiustizia lenta e non uguale per tutti (nell’applicazione), ascensore sociale fermo etc.

Circa il Governo e l’Opposizione e la loro attività dall’inizio della seconda repubblica (1992) al 12 ottobre 2022, constatiamo che ogni cittadino potrebbe affermare con un minimo di serenità che tutti i problemi su citati (compreso le due priorità assolute Lavoro e Salute) non hanno fatto nessun passo avanti, anzi come i gamberi ne hanno fatti all’indietro.

E non è certo colpa dei Cittadini. Quindi la responsabilità non può che essere attribuita agli attori (di governo e di opposizione) che in tempi diversi, scambiandosi i ruoli, sono stati appollaiati sui due vertici del triangolo prima visto, lasciando disattese tutte le esigenze e le aspettative dei cittadini.

Dal quadro deludente sorge un’osservazione. “Ma ce ne fosse uno di suddetti generatori di disoccupazione, di malasanità, di lentezza giudiziaria, di aggrovigliati itinerari della PA etc che dicesse me ne sento responsabile”.

Inoltre. A conferma di totale assenza di autocritica ce ne sono invece tanti con tre, quattro, cinque, sei legislature addirittura che dichiarano con soddisfazione di essere parlamentari di lungo corso. Anzi lo dicono con orgoglio smisurato come se fossero dei giovani, appena laureati, con 110 e lode. E non perdono occasioni pubbliche nelle quali mostrano perle comiche di autoreferenzialità, con la stessa sfrontatezza di escort partecipanti al gran ballo di fanciulle debuttanti in società.

Premesso quanto sopra, teniamo ben distinti gli attori della politica tra quelli al governo e quelli all’opposizione, ricordando che, spesso, si scambiano i ruoli. E a questo punto i leccanti del sistema non si lascerebbero sfuggire l’occasione per dire “E questo è il bello della democrazia”.

Ma anche le persone comuni non lascerebbero cadere l’occasione per dire “a noi cittadini interessano i risultati (in primis lavoro e assistenza sanitaria) e non l’alternanza alle poltrone.”

In effetti (i cittadini) hanno ragione da vendere perché, quando i risultati non ci sono, l’alternanza, così tanto lodata dai sostenitori della Democrazia azzoppata, perde valore. E porta alla mente la nota regola matematica “in una somma cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia” metabolizzata anche dagli studenti che guardavano alla matematica con odio viscerale. Insomma se il risultato è zero e chi se ne frega dell’alternanza.

Anzi si potrebbe aggiungere che i cittadini, constatando per più legislature la mancanza di riforme vere, vedano nell’insieme, governo e opposizione una vera e propria democratura, altro che democrazia rappresentativa.

Ed ora arriviamo al nocciolo del presente Post, ossia come il tempo viene gestito dai politici.

Quelli al governo (con riferimento al trentennio) non avendo dato risultati tangibili non possono essere considerati che degli incapaci, non all’altezza della situazione, nonostante il loro attivismo nel coprire la loro inadeguatezza attraverso il far finta di risolvere i problemi

In ogni caso, il fingere di fare cose importanti per i cittadini (le note Riforme sempre sbandierate e sempre abortite), il mescolamento del nulla con il niente, ne rappresentava l’alibi. Mentre la strategia poggiava sul far passare il tempo (fino alle successive votazioni) dando il massimo di visibilità alla simulazione illusionistica del fare.

Qui riporto l’applicazione di suddetta strategia al tema del lavoro, ossia la creazione di nuovi posti di lavoro che occupa la pole position nell’elenco dei problemi del Paese.

Essi (quelli del governo), non riuscendo per anni a risolvere il problema dell’occupazione, impiegavano il loro tempo (a ruotare intorno al tema principale appunto il lavoro) a parlare con foga di temi collaterali: salario minimo, cuneo fiscale, Reddito di cittadinanza etc.

Come dire mi piace Francesca, ma faccio la corte a sua cugina Carla.

Come dire ho bisogno di carboidrati, ma mangio carne.

Come dire mi piace la doccia ma utilizzo la vasca.

Quindi parlare degli argomenti connessi all’Occupazione diventava una perdita di tempo (rispetto al tema centrale dell’occupazione) e, nello stesso, tempo l’alibi che nascondeva la loro incapacità di raggiungere l’obiettivo vero, cioè la creazione di posti di lavoro.

Da quanto sopra, risulta che i politici nel ruolo di quelli al governo arrivano obtorto collo alla conclusione che il perdere tempo diventa una strategia vincente per la loro sopravvivenza, non importa se sempre più rovinosa, catastrofica per il Paese.

Quelli dell’opposizione, di solito, dicono che fanno una opposizione costruttiva. In realtà buttano sabbia nel motore degli avversari.

La loro strategia, alquanto di facile realizzazione, è: far perdere tempo a quelli del governo. Avendo l’obiettivo di arrivare alle successive votazioni e poter dire durante la campagna elettorale i nostri avversari non hanno combinato nulla.

In questo modo, ovviamente in piena consapevolezza, fingono di dimenticare che, a loro volta, quando erano al governo non avevano risolto gli stessi problemi. E nello stesso tempo sono fiduciosi che i cittadini, colpiti da amnesia acuta non ricordino la loro inadeguatezza.

Così, sia quelli del governo sia quelli dell’opposizione, entrambi accaniti lettori del libro di John Perry “La nobile arte del cazzeggio” – Un programma geniale per risolvere tutto rinviandolo all’infinito, lasciano passare trenta anni facendo del tempo un utilizzo da furboni della poltrona. Ed i cittadini “se la prendono in saccoccia”, come si dice nella Capitale, in una forma dialettale ripulita dai Romani stessi.

Ora, Cara Giorgia, se non vuoi percorrere la stessa strada dei tuoi predecessori; se non vuoi deludere anche tu gli Italiani; se vuoi iniziare una nuova era della politica italiana, se vuoi soddisfare gli Italiani a partire dalle principali esigenze Lavoro e Salute devi stupire.

Entro il 2027: gli Italiani possono scegliere un lavoro dignitoso e soddisfacente, gli Italiani hanno l’attesa massima di 1 mese per una visita specialistica

In questo caso, cioè nel raggiungimento entro 4 anni delle due esigenze principali dei cittadini, si avrebbe che il tempo è stato utilizzato nella giusta valenza. Solo in questo caso, parafrasando il titolo di una lontana canzone melodica degli anni 50 Amore vuol dire gelosia possiamo dire “il buon utilizzo del tempo vuol dire fare strategia vincente”. Ed ottenere il secondo mandato.

Dialogo con FILIPPO sulla gestione del tempo dei politici

 LDG Hai visto che genialità da parte dei politici? Il perdere tempo che normalmente è una cosa negativa, loro l’hanno girato in positivo e portato a livello di strategia.

 FIL In effetti, quando si tratta di mantenere le loro poltrone sono geniali, quando invece devono risolvere i problemi per cui sono stati eletti sembrano colpiti dal vento della deficienza.

 LDG In ogni caso il “tempo” è un valore riconosciuto da tutti. Chi lo butta al vento è da condannare.

 FIL Quando ero ragazzo mia madre diceva “sbrigati non perdere tempo” altre volte diceva “il tempo è danaro”.

 LDG Infatti in tutti i Paesi, in tutte le civiltà, il tempo ha una valenza positiva.

 FIL Eh sì, ma i nostri politici perdono tempo e ne sono bravissimi oppure lo fanno perdere tempo agli altri.

LDG Solo in Italia può succedere una cosa del genere cioè la distruzione di un valore.

FIL E perché?

LDG Per dare una risposta non sarebbero sufficienti competenze storiche, filosofiche, antropologiche, sociologiche etc. che non ho. Quindi tocca andare a naso. Ed il tuo fiuto che dice?

FIL Non mi dice nulla. Ma so che abbasserei lo stipendio mensile attualmente di 15.000,00 euro nette salvo altri benefit.

LDG Che è il più alto tra tutti i parlamentari dei Paesi Europei. Inoltre, se consideriamo quanto essi si siano dimostrati schiappe nella gestione del Paese (il Post 5 Trappola lessicale e le schiappe del trentennio), va da sé che l’attuale retribuzione è fuori di ogni logica.

FIL Ma mi sembra che gli aumenti se li assegnino da soli.

LDG Proprio così, e di solito lo fanno nel mese di luglio quando gli italiani sono distratti dalla calura estiva o sono in vacanza. Oppure a fine legislatura.

FIL Insomma un comportamento da furbetti.

LDG Ormai la furbizia è l’emblema nazionale ed i politici del trentennio si collocano come i migliori protagonisti.

FIL Ma non stai esagerando.

LDG Per niente. Il fatto è che, a parte l’assurdo tra alti stipendi ed inadeguatezza a risolvere i problemi della nazione, essi, quelli del trentennio, hanno dato le dimissioni dalla mission di lavorare per il bene comune, (che è il compito principale di qualsiasi classe politica) e si sono buttati totalmente alla carriera personale, all’affarismo politico. E cosa può fare Giorgia? 

FIL E che ne so io. Lo devi dire tu.

LDG A mio avviso, far troneggiare sul palcoscenico della politica il Valore del tempo e il Bene comune, potrebbe essere la mission del governo attuale per una nuova era, alla cui presidenza per la prima volta c’è una donna.

FIL Ma il problema è come riuscirvi, se gli attori sono sempre gli stessi?

LDG Ahi, ahi, questo è un grandissimo problema. Ci penso su. Prima o poi darò una risposta. Anch’io, una tantum, cazzeggio.

Un cordiale saluto.

Luigi De Gregorio – Un cittadino comune.

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