SAN GIULIANO DI PUGLIA. Versi poetici e pensieri profondi degli amici di Benedetta Di Stefano, in occasione dei funerali della 34enne, a San Giuliano di Puglia.
Dopo la benedizione del sacerdote alla fine della santa messa è stato riservato uno spazio di tempo per chiunque dei presenti avesse da esprimere un pensiero per Benedetta ed è stata letta una lettera da parte degli anici. Poi un amico, molto emozionato, ha espresso la voglia di vivere e la grinta che ha contraddistinto la vita della giovane mamma che resterà sempre nei nostri cuori e dovrà essere lei ad insegnarci come affrontare questi giorni futuri angoscianti e tristi senza la sua presenza fisica ma sicuramente è qui con noi: «Guardaci, siamo distrutti.
Guardaci, siamo tutti qui a piangere con il cuore in mille pezzi, con un peso nello stomaco, un nodo in gola da toglierci il respiro. Guardaci e dicci come andare avanti, come trovare la forza. Non avremo mai pace, non potremmo mai farcene una ragione, non riusciremo mai ad abituarci alla tua assenza! Sarai una costante della nostra vita. Guardaci e dacci la tua forza, quella che tu non hai mai perso per affrontare questa battaglia. Abbiamo tutti imparato cosa significa lottare, ammirando il tuo coraggio e la tua grinta perché avevi una grande motivazione… tuo figlio Christian, la tua famiglia! Ci hai insegnato a resistere e pure a starti accanto, perché non sei mai stata sgarbata nel rispondere ad un messaggio, disponibile, cara, dolce anche quando magari era un giorno no, ce ne sono stati tanti, ma tu dicevi che bisognava avere anche quelli per ripartire e ricaricarsi!
Oggi tutti ci chiediamo perché e siamo pieni di rabbia e di domande senza risposta… Dovevi crescere, dovevi insegnare a tuo figlio mille cose, dovevi ridere, viaggiare, uscire con i tuoi amici, arredare la casa nuova, tornare al lavoro, bere un caffè… dovevi vivere! Dovevi invecchiare con tuo marito, vedere i traguardi di Christian, dovevi conoscere le rughe e i capelli bianchi… e ancora vivere, vivere… dovevi vivere, punto. Ci hai messo il cuore e tutta la forza del mondo… Sei stata una guerriera la numero uno, la migliore. Niente sarà come prima e oggi il nostro cuore è addolorato e scavato da una piaga inguaribile che solo il ricordo dei tuoi occhi scuri e quella meravigliosa risata potranno alleviare… quella risata…. Quella risata sembra quasi di sentirla. Ti vogliamo bene. I tuoi amici».
Inoltre, da Elisa Mascia, questa lirica:
Quel dolce suono di violino.
Il suono del violino che di dolce melodia
riempì le ampie pareti della chiesa
il giorno del sì che luce hai accesa
con lo sposo dal sorriso, dì d’allegria,
inizio di vita insieme coronato sogno
oggi spezzate le corde del violino
sul viso e negli occhi del tuo bambino,
attonito dice che di te ha bisogno.
La dolcezza del tuo sguardo Benedetta
le parole intrise sempre di un sorriso
ora tutti te nel cuore, dinanzi il tuo viso
i mille perché che la mente non accetta.
Silenzio nei giorni lunghi della dura prova
è stata la scelta dell’esemplare amore
con i cari, senza riflettori, nessun clamore
fissato è nella memoria mai nulla rimuova.
Oggi le note violino più non suonano
tacciono anch’esse attonite e silenti,
sono accomunati cuori e menti
invocando speranza che non abbandona.
Sia quel soffio per alimentare
adesso più che mai con fede
luce che tu sei e Dio ai tuoi cari concede
da lassù ogni istante poter guidare.
Elisa Mascia