martedì 11 Febbraio 2025
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Il Molise esiste: trekking alla scoperta delle “vie d’acqua”

COLLETORTO. È il Molise che non ti aspetti mai con i suoi silenzi e il suo andamento lento. Dove, in profondissima quiete, danzano le ombre tra getti d’acqua di cascate, specchi cristallini e macchie verdi. Ai piedi del Matese il cammino a piedi è felicissimo perché l’ambiente roccioso e verde tocca il cuore e scuote i sentimenti migliori. È tanta, in questi casi, la voglia di scoprire il mondo di questo paesaggio antico, ricco di sussurri, anfratti, cascate naturali e rami di acque sorgive che rigano le fosse e le rocce carsiche.

La meta dei “Cavalieri di Laura” è scoprire a piedi la bellezza di questi luoghi poco conosciuti. È fantastico, pertanto, il trekking a piedi promosso dai “Cavalieri Angioini” di Colletorto. L’iniziativa si deve a Laura De Girolamo per far conoscere ai ragazzi le caratteristiche del patrimonio ambientale molisano con le sue magnifiche vie d’acqua. Gli scorci inediti dell’area matesina soddisfano ogni aspettativa. Prima Tappa a Carpinone. Piccolo borgo dominato dal Castello Caldora. Dal borgo un breve sentiero porta alla cascata. Si tratta di una piscina naturale che regala un’oasi di pace. L’acqua balza dall’alto. Scintilla. Rinfresca e bagna l’aria circostante. “È una piccola meraviglia della natura, precisano Laura e Pasquale. Senz’altro emoziona chi frequenta questi luoghi di pace lontano dallo stress quotidiano. Poi raggiungerli a piedi è entusiasmante perché è possibile addentrarsi in angoli che non ti aspetti mai”. Lo scintillio delle acque, i massi, la verde cornice invita ad esplorare questo silente spaccato ideale, dove la dimensione umana si perde piacevolmente.

Roccamandolfi è la seconda tappa. Verso il castello normanno, circondato da torri rotonde, sale l’altimetria e salgono i brividi per aver attraversato il Ponte Tibetano. Roccamandolfi è arroccato tra terra e cielo. Le case, le vie, le chiese sono da cartolina. Roccamandolfi è il borgo dei Santi, dei pastori e dei briganti. Sulle sue pietre è possibile leggere la loro storia leggendaria. È anche il paese che conserva gelosamente il costume tradizionale tra i più belli del Mezzogiorno d’Italia. “La disposizione di Roccamandolfi è molto caratteristica, aggiunge Pasquale Pagliuca. Tutto è bello. Dalla fortezza al paese, fino ai sentieri selvaggi che portano in alto. È un luogo da visitare assolutamente”. Sulla via del ritorno tappa finale a Santa Maria della Strada. Davanti alla basilica rurale una preghiera per la Madonna tratturale. Il luogo è ricco di storie e di leggende legate alla civiltà dei tratturi. L’orgoglio del Molise è qui. Tra curiosi bassorilievi, lunette intriganti e simboli dell’Antico Sannio.

Luigi Pizzuto