GUGLIONESI. “L’anello debole” è il titolo del Rapporto 2022 su povertà e inclusione sociale in Italia, redatto dalla Caritas e rappresenta quel 10% di popolazione (circa 6 milioni di cittadini) residente nel nostro Paese che non ha mezzi sufficienti per condurre una vita dignitosa.
L’anello debole è quella parte di popolazione che si colloca in una fascia ancor più ampia di popolazione (circa un quarto), che l’Istat considera a rischio di povertà o esclusione sociale.
L’anello debole è, infine, quella parte di popolazione che, se viene sganciata da meccanismi di solidarietà e accompagnamento, rischia di staccarsi dalla compagine sociale e spezzare l’intera catena.
Rafforzare l’anello debole, riportare il tema della povertà al centro dell’agenda politica del nostro Paese in un momento in cui il Rapporto Caritas lo descrive sempre più povero: questi sono i temi sui quali si è sviluppato l’intervento del portavoce nazionale dell’Alleanza contro la Povertà in Italia Antonio Russo.
Costituita nel 2013, l’Alleanza contro la Povertà in Italia raggruppa circa 35 organizzazioni – tra realtà associative, rappresentanza dei Comuni e delle Regioni, Enti di rappresentanza del Terzo settore e sindacati – impegnate, insieme, a costruire adeguate politiche pubbliche contro la povertà assoluta nel nostro Paese.
Ricordiamo a riguardo, l’importante contributo offerto dall’Organizzazione nella stesura della prima misura di contrasto alla povertà introdotta nel nostro Paese: il ReI.
Questa misura fu successivamente sostituita dal RdC che, attraverso una maggiore dotazione finanziaria, consentì, pur con i suoi limiti di indirizzo e di utilizzo (come rilevato nello stesso Rapporto Caritas), di attenuare gli effetti della povertà.
Le modifiche introdotte dall’attuale Governo, sembrano, però, puntare più alla “riduzione della spesa” che ad una rimodulazione della misura che la renda maggiormente funzionale agli scopi.
In questa logica, il portavoce nazionale dell’Alleanza contro la Povertà in Italia ha espresso la sua preoccupazione per la situazione che si sta determinando a seguito della sospensione dell’erogazione del RdC per circa 160 mila famiglie che vivono in condizioni di povertà assoluta e fragilità sociale.
Ed è proprio alla luce di queste considerazioni che l’Alleanza contro la Povertà in Italia ha chiesto che la sospensione (comunicata dall’Inps tramite “sms”) sia momentaneamente derogata (fino a fine anno) e che, nel contempo, i Comuni siano messi nelle condizioni di far fronte alle richieste e di esercitare le funzioni che lo stesso Decreto Lavoro assegna agli Enti Locali.
Per questo motivo il portavoce Antonio Russo ha richiamato le 8 proposte, formulate dall’Organizzazione, tese a rimodulare le azioni di contrasto alla povertà assoluta ed a tutelare le persone più fragili del nostro Paese.
In conclusione Antonio Russo ha ricevuto in dono un merletto realizzato nell’ambito del corso di merletto a tombolo, promosso dal circolo Arci F. Jovine e coordinato da Bianca Gentile, che da alcuni anni anima la comunità di Guglionesi.
Un merletto che intreccia arte e cultura, che racconta saperi e cultura locale, che riafferma l’importanza economica e sociale dell’artigianato che genera “lavoro”, che ci ricorda che – come sottolinea il prof. Zamagni – «Togliere il lavoro o la possibilità di lavorare a una persona è il massimo dell’ingiustizia».