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lunedì 4 Agosto 2025
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«Comunque prima c’era…» una retrospettiva su Antonio Picariello

LARINO. Ricca di aneddoti ed emozioni l’evento per omaggiare Antonio Picariello, in arte Pilò, tenutosi a Palazzo Ducale lo scorso 4 agosto. L’atrio del Palazzo Ducale gremita di amici, collaboratori, conoscenti e familiari per omaggiare il critico d’arte il professor Antonio Picariello. L’evento promosso dal Lions club Larino con la collaborazione del Comune frentano si è inserito nel cartellone dell’estate larinese, e si è fregiato di una mostra di quadri allestita nell’atrio a cui hanno partecipato artisti molisani legati alla figura del critico d’arte Picariello. Il Lions club Larino, che quest’anno sociale festeggia il 40ennale, intende promuovere oltre i tanti service anche un percorso culturale per omaggiare i collaboratori che hanno accompagnato il fare Lions.

“Comunque prima c’era” Antonio Picariello, un evento corposo nei contenuti, che ha evocato un viaggio tra i ricordi condivisisi, i progetti realizzati e quelli sospesi dalla prematura scomparsa del professor Picariello. Presenti all’evento la moglie Antonella ed il figlio Andrea. L’incontro, accompagnato dal contributo musicale dei Maestri Giuseppe Rossi e Vincenzo Galassi, ha avuto inizio con il brano méditation sur thais di Massenet, che ha introdotto il momento di condivisione con i presenti. Dopo il saluto del presidente del Lions club Larino Pasquale Gioia, che ha ricordato il professor Picariello con aneddoti di percorsi compartecipati, hanno seguito i saluti istituzionali del sindaco della città di Larino Giuseppe Puchetti e dell’assessore alla cultura Iolanda Giusti. La parola è poi passata alla moderatrice dell’evento Graziella Vizzarri che ha riportato l’intento della serata e presentato il professor Picariello leggendo una relazione a lui dedicata, che la stessa aveva presentato al Comune frentano dopo la sua scomparsa per promuovere, a suo tempo, un’iniziativa. È toccato, poi, a Mari Correa incantare la platea con la lettura di brani estratti dall’opera letteraria di Antonio Picariello “Comunque prima c’era”, titolo dell’evento.

Il primo ad intervenire, l’amico e compagno di viaggio durante il proprio assessorato alla cultura, Massimo Starita, visibilmente emozionato che ha poi affiancato Graziella Vizzarri nel coordinamento della serata. Ad aprire il varco l’amico Luigi Lapenna, detto Gino, che ha condiviso con il professore i cinque anni dell’amministrazione Giardino come riferimenti dell’ufficio cultura. Una narrazione intrisa di affetto, ma anche riconoscimento della potenza culturale e caratteriale della persona di Antonio Picariello. Intervento seguito dall’amico di gioventù Guerino Trivisonno, che ha ricordato gli anni dell’università seguito dalla declamazione di alcune poesie, a lui dedicate, da parte del poeta Pietro Picucci. Poderoso il ricordo del professor Valentino Campo, una narrazione puntuale, piena di sentimento e convinzione, alla ricerca dei punti di forza e della potenza dell’operato culturale.

La progettazione e lo studio, nello specifico di Dante, che ha molto unito i due cultori, affermazioni forti, incisivi che valorizzano a rafforzano la conoscenza dell’animo del professor Picariello. Un uomo che toccava nella profondità la vita stessa. Sentimento ritrovato, poi, nei versi di Fulgenzio Caradonio, cognato di Picariello.

Una poesia che esprime il senso forte di un saluto collettivo, quasi deputabile allo stesso Picariello. Ad entrare nel tema artistico è stato il professor Nino Barone. Barone ha riportato alla platea la formazione dell’amico, la frequentazione formativa con maestri come Umberto Eco e Tomás Maldonado, un patrimonio culturale immenso. Docente, critico d’arte, saggista, appassionato d’arte e cultura, fondatore del movimento artistico internazionale “Archetyp’Art”, con catalogo pubblicato da Electa Napoli, ha curato tre edizioni dell’importante “Premio Termoli”.

È stato tra gli ideatori e gli organizzatori del “meeting” sulla giovane critica d’arte italiana “TrackerArt”.

Curatore di eventi culturali, mostre e rassegne in Africa, Sud America, Europa e tanto altro anche nella regione Molise e Larino. Il suo è stato un costruire continuo dando voce agli artisti molisani, come riportato da Annalisa Cerio e Valeria Acciaro. Un esserci sempre con moniti di sprono a credere in sé stessi. Principi ripresi dall’amico Lino Lallo e Bernardino Izzi appassionando i presenti con la conoscenza di un Antonio Picariello intenso, vorace della bellezza e della dedizione nei confronti dei giovani. La lettera di Fabio Mastropietro letta da Mari Correa dedicata al professor Picariello ha dato un senso comune al voler ricordare, ma soprattutto continuare a costruire, progettare e realizzare quelle che erano le idee di Antonio Picariello. A chiudere la serata l’intervento di Daniele Mezzapelle, nipote del critico d’arte che ha incentrato il suo contributo sui luoghi del cuore, un Antonio uomo, zio, cultore della potenza della bellezza. Nel chiudere l’evento un saluto collettivo per omaggiare l’amico Antonio accompagnato dalle note di Salut d Amour di Elgar. Presenti con esposizioni di opere gli artisti Sofya Abalmasova, Valeria Acciaro, Enza Acciaro, Nino Barone, Scarano e Annalisa Cerio.

Presente anche il secondo vice governatore del Distretto 108 A Stefano Maggiani che ha omaggiato, in chiusura, l’amico Antonio Picariello ringraziando il Lions Club Larino per l’attenzione alla figura dello stesso, quale collaboratore e persona di grande spessore culturale.