I dispositivi a tabacco scaldato hanno rappresentato una notevole innovazione per quanto concerne il mercato dei prodotti per fumatori adulti. Assieme alle sigarette elettroniche (e-cig), si sono rapidamente imposte come una delle principali alternative alle tradizionali sigarette, incontrando il favore di una nicchia di pubblico piuttosto nutrita. Circa il reale funzionamento di questo tipo di prodotti, però, regna ancora una certa confusione, dovuta in parte all’utilizzo di definizioni approssimative o fuorvianti come, ad esempio, “sigaretta elettronica con tabacco”. In realtà, si tratta di dispositivi che scaldano il tabacco senza innescare il processo di combustione, come quelli a marchio glo™ commercializzati da BAT Italia.
Più in generale, attorno ai riscaldatori di tabacco aleggiano (falsi) miti che spesso alterano la percezione dei consumatori, specie dei fumatori alla ricerca di un’alternativa a prodotti tradizionali a base di tabacco da combustione. In questo approfondimento vediamo quali sono e cosa c’è da sapere in merito.
Cos’è un riscaldatore di tabacco
È un dispositivo elettronico, noto anche come THP (Tobacco Heating Product) oppure HTP (Heated Tobacco Product); alimentato da una batteria interna agli ioni di litio, è in grado di scaldare una miscela di tabacco fino a temperature comprese tra i 250° e i 270°, così da produrre un vapore contenente nicotina, ma privo di particelle o residui solidi.
Il processo di riscaldamento può essere implementato mediante tecnologie differenti; la maggior parte dei THP in commercio, però, è dotata di sistemi di tipo induttivo o resistivo. Dal punto di vista tecnologico, la differenza è tutt’altro che trascurabile: i dispositivi che sfruttano il riscaldamento a induzione (Induction Heating Technology) sono dotati di una bobina metallica avvolta attorno alla camera in cui vanno inseriti gli stick di tabacco. Il passaggio della corrente elettrica attraverso il filamento metallico genera un campo elettromagnetico che, a sua volta determina un aumento della temperatura nella camera di riscaldamento, scaldando la miscela di tabacco dall’esterno verso l’interno. I sistemi di tipo resistivo, invece, hanno un resistore – collegato alla batteria – fatto di materiale conduttore; questi si riscalda per effetto della resistenza opposta al passaggio della corrente elettrica.
Tre miti sui dispositivi a tabacco scaldato
Nonostante le numerose informazioni disponibili in rete, molti pensano che i THP siano una sorta di bruciatori di tabacco portatile. In realtà non è così: in un dispositivo di questo tipo, il tabacco non brucia, ma viene scaldato in maniera graduale e progressiva, grazie anche alla presenza di sensori e software appositi, che tengono sotto controllo la temperatura sviluppata dal device. In tal modo, nonostante questi raggiunga temperature elevate, non vi è alcun rischio che la miscela di tabacco possa bruciare.
Un altro falso mito riguarda l’utilizzo delle normali sigarette al posto degli stick di tabacco. Dato il principio alla base dei THP, non è possibile introdurre sigarette tradizionali (o altri prodotti affini) all’interno della camera di riscaldamento del dispositivo. Benché si possa pensare che, in fin dei conti, si tratti pur sempre di tabacco lavorato, sigarette e stick rappresentano due prodotti completamente diversi, in quanto destinati a modalità di consumo differenti. In aggiunta, è possibile utilizzare solo stick compatibili, per formato e diametro, con il proprio dispositivo.
Infine, veniamo al (falso) mito forse più diffuso e radicato, quello per cui i THP sono ‘uguali’ alle sigarette elettroniche. Niente di più lontano dalla realtà; i due prodotti sono contraddistinti da principi di funzionamento e tecnologie che non hanno nulla in comune. Le e-cig, infatti, sono dispositivi di vaporizzazione che, sfruttando un piccolo atomizzatore interno, producono un aerosol contenente nicotina (in concentrazioni variabili) a partire da una soluzione liquida. Pertanto, le sigarette elettroniche non contengono tabacco mentre per i THP è reso disponibile sotto forma di miscela, confezionata in stick monouso.
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