TERMOLI. Amministrazione comunale di Termoli avviata all’ultimo scorcio di mandato, come già sottolineato ieri mattina nella seduta del Consiglio comunale che ha sancito la staffetta tra il sindaco decaduto Francesco Roberti e il facente funzioni Vincenzo Ferrazzano, che ora guiderà il Comune fino alle prossime elezioni amministrative, in programma nella prima decade di giugno, salvo decisioni di diversa natura (l’ipotesi è un election day con le Europee).
Al di là di ringraziamenti, bilanci (provvisori) di mandato e obiettivi di fine corsa, è chiaro che la maggioranza di centrodestra è chiamata ad “aggiornarsi”, poiché uscito di scena Roberti, ora presidente della Regione Molise, anche il consigliere comunale Michele Marone sarà impegnato come assessore esterno a Palazzo Vitale.
In pratica, ci sono deleghe detenute dall’ex sindaco che vanno riassegnate, così come facile ipotizzare un subentro in quota Lega. Questioni affrontate ieri mattina, subito dopo la conclusione dell’assise civica, in un gruppo di maggioranza al quale hanno preso parte i consiglieri e gli assessori “in presenza”, reduci dalla seduta consiliare.
Come ha anticipato lo stesso Ferrazzano al nostro microfono, ci sarà la nomina di un nuovo assessore e l’ipotesi più accreditata è quella di cooptare nella squadra di governo locale Nico Balice, capogruppo della civica “Roberti Sindaco”, con la prospettiva di affidargli l’Urbanistica, tra le varie deleghe. Se così dovesse essere, ritornerebbe in Consiglio comunale una vecchia conoscenza, Toni Spezzano, primo dei non eletti. In casa salviniana, invece, stante i tanti impegni di Marone (resta consigliere giuridico del Ministro alle Infrastrutture), a estate conclusa potrebbe dimettersi dal Consiglio comunale, per lasciare spazio anche lui al primo dei non eletti, Antonio Silvaggio.
