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giovedì 13 Marzo 2025
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In pellegrinaggio ad Assisi, «Momento unico di fede e devozione»

COLLETORTO. Pellegrinaggio ad Assisi per riscoprire insieme un percorso di fede e spiritualità. Andare in pellegrinaggio non è un semplice viaggio, è un momento unico, indimenticabile nella vita di chi vive l’esperienza con fede e devozione.

La stessa condizione dell’essere umano è quella del pellegrino. L’uomo, per sua natura, è un cercatore di mete e il pellegrinaggio è una delle forme più antiche di ricerca utilizzata dai fedeli per manifestare la propria religiosità. Il parroco Padre Vincenzo Bencivenga, nell’organizzare un pellegrinaggio ad Assisi, ha fortemente voluto farci vivere l’esperienza di cristiani all’insegna dell’amore, della misericordia e della fede, nella specifica significatività di un viaggio nei luoghi d’immersione nella spiritualità.

Nel primo weekend di settembre, un gruppo di pellegrini di Colletorto e Termoli hanno cercato, nelle viuzze della suggestiva città medioevale umbra, le tracce ancora fresche e giovani di Francesco e Chiara, veri doni di Dio alla Chiesa e a tutta l’umanità.

Tre giorni intensi: dalla casa natale del poverello fino alle due straordinarie basiliche di Francesco e Chiara, a tu per tu con il Crocifisso che ha parlato a Francesco, all’Eremo delle carceri immerso nel bosco del monte Subasio, al piano con la suggestiva chiesetta della Porziuncola, fino a San Damiano, senza trascurare il Santuario della spogliazione dove riposa il Beato Carlo Acutis, il tutto coronato dalla celebrazione della Santa Messa.

Sabato sera, nella basilica di Santa Maria degli Angeli, dinanzi alla Porziuncola, con i frati minori, insieme a numerosissimi pellegrini, ci siamo ritrovati per la recita del rosario a cui ha fatto seguito la processione “aux flambeaux” sulla piazza antistante la Basilica con la statua della Madonna. Il tempo è trascorso velocemente, nonostante i numerosi luoghi da visitare, i ritmi impegnativi e serrati.

È stata, senz’altro, un’occasione sorprendente per poter vivere delle forti emozioni davanti al sepolcro di San Francesco. Ci è stata data la possibilità di ripensare alla nostra vita, di “rimettere a fuoco”, ispirati da San Francesco e Santa Chiara, due figure incommensurabili, che hanno acceso un perpetuo motore di spiritualità umile e semplice, una fonte inesauribile per tutti coloro che soffrono d’arsura esistenziale.