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venerdì 14 Novembre 2025
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“Mostri”, casi di violenza di genere “molisani” presentati all’Aut Aut Festival

TERMOLI. Presentato a Termoli, nella sala convegni centro Ecclesia Mater in piazza Sant’Antonio, nell’ambito dell’ultimo appuntamento dell’Aut Aut Festival, il nuovo libro del giornalista Rai Giovanni Mancinone dal titolo “Mostri: Quando non c’è più l’amore” di Rubettino editore.

A moderare l’incontro la bravissima e professionale collega Valentina Fauzia. A discutere con l’autore l’avvocatessa Tina De Michele. Davanti a una platea gremita, il noto giornalista Rai ha raccontato come è nata l’idea di scrivere questo libro. Prima di questo lavoro c’è stata un’altra opera che ha ottenuto un ottimo successo intitolato “Molise Criminale”. Anche in quel libro, come in questo ultimo, sono stati descritti fatti di cronaca giudiziaria, nera e di malaffare, realmente accaduti e vissuti nel nostro piccolo Molise. Giovanni come giornalista si è sempre interessato di fare inchieste anche scottanti su fatti e misfatti che accadono non solo nella nostra regione. In questo ultimo lavoro “Mostri quando non c’è più l’amore”, l’autore descrive dieci casi di violenza scaturite in tragedie a danno di donne e, in un caso invece, di morte di uomo. Dieci casi clamorosi che per anni hanno portato alla ribalta della cronaca anche la nostra terra. Un’opera che invita a non abbassare mai la guardia. Le violenze nascono proprio da un rapporto d’amore, un amore che, però, a lungo andare diventa tossico e malato e, spesso, sfocia in violenze e in atti estremi come la morte.

Ecco perché, come ha spiegato Mancinone, ai primi segnali di cambiamento, bisogna subito cercare di bloccare il tutto in qualche modo, non bisogna mai rimandare per paura, per timori di ricadute sul menage familiare come la perdita e divisione della famiglia e preoccupazioni economiche conseguenti. Perché poi quando, eventualmente, si decide il più delle volte è troppo tardi e l’irreparabile è già avvenuto. Ascoltiamo l’autore e ringraziamo Costanzo D’Angelo per le foto. grazie per le foto del servizio di Costanzo D’Angelo.