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giovedì 13 Marzo 2025
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Vertenza concessioni balneari, il 5 ottobre la seduta conclusiva a Palazzo Chigi

TERMOLI. A guardare la spiaggia questa mattina sembra che l’autunno sia arrivato solo sulla carta. Tuttavia, se c’è chi ha voglia di godersi “l’ultimo sole”, la categoria degli imprenditori balneari è chiamata a vivere mesi decisivi a livello nazionale. Convocata ieri la riunione conclusiva del tavolo tecnico consultivo, istituito presso la presidenza del Consiglio dei ministri. Si terrà giovedì 5 ottobre alle ore 15.30. Intanto, il presidente nazionale del Sib-Confcommercio Molise, Antonio Capacchione, ha dato appuntamento all’Assemblea nazionale unitaria con la Fiba-Confesercenti per il prossimo 12 ottobre in occasione della Fiera di Rimini.

«Un appuntamento tradizionale che quest’anno assume una particolare importanza per la situazione di incertezza normativa, amministrativa e burocratica. Anche per questo abbiamo deciso, con gli amici della Fiba, di invitare tecnici del settore e diversi rappresentanti delle Istituzioni: da quelle europee a quelle nazionali, regionali e locali. Sarà l’occasione per fare il punto della situazione e fornire un contributo di chiarezza a tutela delle aziende attualmente operanti e per difendere un modello di balneazione attrezzata che anche quest’anno ha dimostrato di essere un sistema efficiente e di successo: un elemento di vantaggio competitivo del Paese. Da tutelare, non da distruggere o liquidare». L’attualità amministrativa ha proposto il 27 settembre scorso l’udienza presso il Tar di Lecce sul contenzioso riguardante il comune di Ginosa che ha dato luogo al rinvio pregiudiziale davanti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea definito con la nota sentenza del 20 aprile scorso.

«Come è noto in quella sentenza la Corte di Giustizia ha chiarito che l’applicazione della direttiva Bolkestein presuppone la scarsità della risorsa. 

L’Antitrust ha chiesto che la causa fosse decisa senza neppure discuterla probabilmente per subito impugnarla davanti al Consiglio di Stato che al momento ha un orientamento condizionato dalle sentenze dell’Adunanza plenaria che danno per scontata la scarsità della risorsa – ha precisato Capacchione – il Sib presente oltre che con il presidente Antonio Capacchione anche con gli avvocati Bartolo Ravenna e Maria Alessandra Sandulli, ha depositato i risultati non definitivi della cd mappatura della risorsa che il Governo sta effettuando e chiesto un rinvio in attesa che questa attività di ricognizione sia ufficiale e definitiva.

La richiesta di rinvio è stata altresì giustificata dalla imminente decisione della Corte di Cassazione a Sezioni Unite sulla nostra impugnativa avverso la sentenza dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato per eccesso di giurisdizione la cui udienza è stata già fissata per il 24 ottobre prossimo. L’istanza di rinvio è stata condivisa da tutte le parti processuali presenti.

Il Tar si è riservato per la decisione. Siamo fiduciosi sull’esito perché comunque dalla documentazione prodotta al Tar risulta che per il Comune di Ginosa, la Regione Puglia e l’intero territorio nazionale la risorsa non è scarsa per cui manca il presupposto per l’applicazione della direttiva Bolkestein. Convinti che comunque la soluzione della questione non sia giudiziaria ma legislativa».