CAMPOMARINO. Una mattinata speciale, così come lo era anche Sara Gentile. A soli 45 anni un destino quanto mai cinico e baro l’ha portata via non solo dai suoi affetti più cari, il marito, i tre figli, fratello e sorella, ma a tutto il territorio del basso Molise, a cui aveva dato tanto e che ora sta ricambiando nell’affetto della memoria.
Ieri l’anniversario della sua scomparsa, avvenuta il 12 ottobre 2022, celebrato con la messa di suffragio alla chiesa di Santo Spirito, a Campomarino.
Stamani, nel parco della solidarietà è stata inaugurata la panchina solidale, su cui sono stati chiamati a sedersi per primi i ragazzi dell’istituto Omnicomprensivo del luogo, alla presenza dei familiari di Sara, dei rappresentanti istituzionali locali, delle associazioni di volontariato e di tanti amici, quelli che lei aveva e coltivava, anche da collega, come Pascalle Staniscia, a cui è stato affidato il suo ricordo.
Nel ruolo di moderatore un pregevole Nicola Occhionero, che ha lasciato la parola al presidente del Consiglio comunale, Carmen Carriero, mentre tra la folla si mischiavano l’assessore Michele D’Egidio e l’ex consigliere Romeo Sabatini.
In prima linea i volontari dei City Angels e presenti anche gli scout. La benedizione è stata affidata a don Guglielmo e dopo il taglio del nastro le toccanti parole di Pascalle e della figlia Alessandra.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Campomarino, dall’Istituto Omnicomprensivo Statale di Campomarino, realizzato in collaborazione con la Polisportiva Kemarin, il Centro di musicoterapia Mananà, con lo sponsor tecnico ECOcontrolGSM e la partecipazione delle associazioni territoriali con cui collaborava: City Angels, A.I.S.A. Molise e Ambiente Basso Molise.
La panchina solidale nasce dall’idea di lasciare un simbolo all’intera comunità campomarinese, in particolare ai giovani, a testimonianza del grande lavoro di inclusione fatto da Sara nei confronti delle persone fragili e non solo. La panchina vuole essere un punto di incontro per tutti, grazie alla conformazione a ferro di cavallo che permette molteplici sedute. Può essere anche luogo di outdoor education, grazie alla presenza di una lavagna su cui annotare, scrivere e con cui spiegare.
Il taglio del nastro è stato a cura di Carlotta, Marco e Alessandra, i tre figli di Sara.