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venerdì 11 Luglio 2025
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«La direttiva Bolkestein condanna a morte non solo i lidi balneari ma buona parte del turismo»

TERMOLI. All’incontro organizzato ieri da Confcommercio a Pescara c’è stato spazio per la vertenza balneari e complice la presenza del presidente nazionale del Sib-Confcommercio, Antonio Capacchione, a Pescara è giunto anche il presidente del Sib molisano, Domenico Venditti. «Sulle concessioni demaniali non è una gara tra regioni, assieme ai comuni, tutti gli enti territoriali e locali si stanno impegnando per arrivare a un fine comune, ossia tutelare il settore balneare e le aziende esistenti, ciascuno fa quello che può. In ogni convegno la maggioranza esprime l’orientamento a salvaguardia della categoria, dopo la mappatura che ha sancito la non scarsità della risorsa ora attendiamo dalla Meloni una legge.

Dal presidente della Regione Molise Francesco Roberti mi aspetto buone cose, sono fiducioso, perché conosce la realtà, visto che è stato sindaco, sostenendo qualsiasi cosa si farà a tutela delle nostre realtà imprenditoriali», ha chiosato Venditti. A Pescara, ieri, in evidenza, dunque, la questione balneare connessa alla direttiva Bolkestein, l’enogastronomia come traino per le destinazioni, il turismo all’aperto con le sue strutture ricettive e il mondo dell’ospitalità alberghiera.

E poi infrastrutture, destagionalizzazione, marketing. Sono stati tanti i temi sviluppati questa mattina, nell’auditorium Flaiano di Pescara, al convegno “Il Turismo e l’Abruzzo, sfide e prospettive per il turismo regionale”, organizzato da Confcommercio Abruzzo, con il patrocinio della Camera di Commercio di Chieti Pescara e della Regione Abruzzo, la compartecipazione di Federalberghi, Fipe, Faita e Sib e il supporto di diversi sponsor. Tema caldo della mattinata la questione legata alle concessioni balneari con l’Abruzzo che ha visto il sindacato dei balneari, affiancato dalla Regione, presentare un ricorso alla Corte di Cassazione per scongiurare la vendita all’asta delle concessioni prevista per la fine dell’anno e far cassare la sentenza di novembre 2021 del Consiglio di Stato che ha annullato la proroga delle concessioni balneari al 2033. “La direttiva condanna a morte non solo gli stabilimenti balneari -ha dichiarato Antonio Capacchione, presidente nazionale del Sib – ma anche gli alberghi, i campeggi, i ristoranti e tutte le attività che ruotano attorno al mare. È una problematica che riguarda la parte più preziosa del turismo italiano.

Difenderemo in ogni modo le aziende balneari, perché è nell’interesse del nostro Paese e dell’Europa che non possono avere una economia debole. Chiediamo alla premier Meloni un provvedimento normativo urgente entro la fine dell’anno». Al convegno è intervenuto da remoto il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, che proprio sulla questione balneare ha dichiarato «chi ha promesso molto deve mantenere. Il tavolo del governo ha accertato insieme alle categorie che la risorsa non è scarsa. Bisogna dirlo a Bruxelles, e il governo deve essere coraggioso».