TERMOLI. Eccoci qui, è già trascorso un anno da quando, tu carissimo professore e soprattutto amico, Alessandro Di Palma ci hai lasciati sgomenti per la tua morte inaspettata e dolorosa. Te ne sei andato quando stavamo tutti assieme voi maestri. Tu, Basso, Gianluca e le ragazze, le donne e gli orchestrali della vostra magnifica creazione artistica del Coro e Orchestra Punto di Valore eravate entusiasti e affannati a preparare i concerti per l’imminenza delle festività natalizie. Invece, quel tristissimo 7 dicembre dello scorso anno, in un attimo, ha messo la parola fine a tutto.
Da quel giorno bruttissimo c’è stato spazio solo per le lacrime e il dolore di tutti coloro che hanno avuto l’onore e la fortuna di conoscerti ed esserti amico. La tua dolcissima Anna Maria non aveva più lacrime per piangere la tua scomparsa, come quei gioelli dei tuoi figlioli che, oggi, camminano orgogliosi del loro grande papà, giustamente per la grande persona che eri. I tuoi, cosiddetti, fratelli di musica Gianluca e Basso (io vi avevo ribattezzati i tre Tenori termolesi per quanto eravate bravi e all’unisono voi tre), stanno continuando il cammino iniziato con te. Perché voi eravate un concentrato di bravura, musica, melodia e sinfonia di una grande orchestra. La tua scomparsa li aveva, giustamente, sconcertati e per un solo attimo avevano anche pensato di lasciare. Ma sono certo tu stesso da lassù, dove stavi già dirigendo un coro di angeli, sei apparso loro in sogno e li hai ammoniti bonariamente dicendo loro: “Ragazzi, non scherziamo. Dovete andare avanti perché anche se non sarò con voi, io vi seguirò comunque, perché anche senza di me voi siete una forza della natura”.
Basso e Gianluca ti hanno ascoltato ad Alessandro e, ora, tutto quello che hanno fatto e stanno per fare sarà dedicato tutto a te, perché te lo sei meritato sul campo. In questo anno trascorso senza di te, quante cose sono state dette e fatte in tua memoria. Ti ricordi il parlamentino della Scuola Brigida, la tua scuola? Quanto ne andavi fiero di quel progetto messo in atto da te e dal dirigente scolastico Marra, anche poco prima della tua dipartita, ed eri sofferente in ospedale avesti la forza di telefonarmi per ricordarmi di fare un articolo per il progetto, e io te lo promisi. Purtroppo non hai potuto vivere da vicino questa gioia.
Quest’anno alla proclamazione del nuovo parlamentino intervistando il dirigente Marra, abbiamo ricordato quanto ci tenevi tu a questo progetto. Quante risate ci facevamo quando c’incontravamo, tu sempre con la battuta pronta e io che ti facevo da spalla. Mi ricordo i tuoi occhi pieni di gioia quando per la mano avevi la tua piccola campionessa, l’orgoglio del padre e di un amore infinito.
Io sono convintissimo che tu da lassù, insieme al tuo tramite quaggiù, la tua Anna Maria, riuscirete a plasmare il vostro più grande capolavoro, i vostri figli con il grande insegnamento dell’amore.
Alessandro Carissimo tu non sei più qui tra noi, ma noi continuiamo a pensare sei sempre al fianco di tutti noi che ti abbiamo stimato e voluto bene, soprattutto a tua Moglie e i tuoi figli ma anche a Basso e Gianluca, ai tuoi ragazzi e ragazze, i bambini, le donne del coro che sono la tua ultima creatura artistica, gli orchestrali, i colleghi maestri giovani Giuseppe e Marianna, i docenti scolastici. Tutti loro avranno sempre un pensiero e una preghiera per te grande uomo ed eccellente artista.
Alessandro, è passato un anno, ma tu ci manchi come il primo giorno.