GUGLIONESI. Il gruppo di minoranza al Consiglio comunale di Guglionesi “Guglionesi Insieme” guidati da Gianfranco Del Peschio, torna all’attacco nei confronti dell’attuale maggioranza dell’amministrazione Tomei.
Già a 100 giorni dalle elezioni il gruppo civico chiedeva un rendiconto del lavoro svolto. Oggi, torna alla carica, a distanza di 6 mesi e con un bilancio di fine anno alle porte.
«Le critiche aprioristiche lasciano sempre il tempo che trovano, anche se l’arroganza e il mancato rispetto degli altri faceva già presagire poco di buono. Attendere i primi mesi dall’avvio della nuova amministrazione era dunque doveroso e, trascorsi i primi sei mesi, non ci si può esimere da un’amara analisi dei risultati dell’azione amministrativa.
A dirla tutta, se il buongiorno di vede dal mattino, a balzare agli occhi è innanzitutto la realtà povera di risultati concreti. Sia rispetto gli annunci programmatici, sia rispetto a ciò di cui Guglionesi avrebbe urgentemente bisogno. Un aspetto preoccupante, purtroppo, ma che non costituisce affatto una sorpresa: alla prova dei fatti, il mare di chiacchiere che ha contraddistinto la campagna elettorale e le prime fasi dell’amministrazione Tomei (pardon, Guglionesi nel Cuore!) a nostro modesto avviso non poteva generare niente di meglio.
Il gruppo Guglionesi Insieme, in condizioni non certo agevoli, ha cercato di esercitare la sua funzione istituzionale utilizzando gli strumenti che la norma mette a disposizione: interrogazioni, interpellanze, richieste di accesso agli atti e due richieste di convocazione di Consiglio Comunale. L’ Amministrazione comunale, o chi per essa, ha tuttavia scelto di non rispondere. Non solo, in taluni casi, per le vie brevi, sono state minacciate querele da parte di chi non ha nessun titolo a riguardo.
Appare necessario quindi tutelare i diritti della minoranza e dei tanti che vengono considerati cittadini di serie B.
Poche, semplici domande alle quali sicuramente gli amministratori si degneranno di rispondere in virtù del loro approccio democratico e aperto a qualsiasi tipo di richiesta e chiarimento (si, siamo ironici!).
L’amministrazione ha proceduto all’affidamento diretto di lavori pubblici sotto soglia (quali?)
Chiediamo: quali modalità sono state utilizzate per l’affidamento? È stato utilizzato il criterio della rotazione? Sono state valutate le loro effettive capacità operative?
L’ufficio tecnico ha esercitato la sorveglianza sulla regolarità degli stessi ed il rispetto delle tempistiche?
L’amministrazione ha destinato locali al servizio educativo “Micronido”
Chiediamo: quei locali rispondono alla normativa regionale in materia ed a quella più specifica legata alla sicurezza.?
L’amministrazione ha affidato ad una impresa privata, che ha un contenzioso aperto col Comune, il servizio di trasporto scolastico
Chiediamo: se in precedenza il responsabile del procedimento ha sostenuto che “una lite pendente in corso impedisse ad una ditta di potersi vedere affidati dei servizi di trasporto”, proponendo la reintroduzione della gestione diretta, in base a quale nuova norma, nel 2023, ha cambiato parere?
Il costo sostenuto per la gestione diretta a quanto ammonta? Nell’affidare il servizio di nuovo ai privati sono stati seguiti i criteri di economicità?
Non avendo, sin qui, ottenuto risposte chiederemo lumi alla corte dei Conti.
L’amministrazione ha costituito l’ufficio di Staff del Sindaco con un aggravio di spese pari ad Euro 25 mila annui
Chiediamo: in un comune fortemente carente di personale da adibire a servizi importanti e delicati (sicurezza e polizia urbana, servivi sociali, anagrafe, ecc) la scelta di costituire un ufficio di staff addetto alla comunicazione era necessario? E ammettendo il caso che un esborso di soldi pubblici così elevato sia davvero indispensabile per comunicare le mirabolanti imprese dell’amministrazione, perché il servizio di comunicazione non è stato affidato ad un giornalista iscritto all’albo o ad agenzie specializzate?
La trasparenza dell’azione amministrativa ed il rispetto dei diritti costituiscono un obbligo di legge che intendiamo far rispettare, per questo attendiamo risposte da parte di chi di dovere.
Un aspetto che ci lascio ancor più interdetti è la mancata convocazione dei 2 Consigli Comunali richiesti dalla minoranza. Le tematiche oggetto dei consigli spaventano così tanto gli amministratori di maggioranza? Fa così paura il confronto democratico?
Il Presidente del Consiglio, nonostante il regolamento che fissa i temini entro i quali fissare l’assise, ha disatteso la legge. Qualcuno (il riferimento è necessariamente al segretario comunale) ha avvertito i novelli amministratori degli obblighi cui son tenuti?
Per ripristinare un minimo di legalità ci siamo visti costretti ad inoltrare la richiesta di dimissioni del presidente del consiglio comunale, pronti a chiedere una convocazione straordinaria del Consiglio per sostituirla.
A questo punto la domanda sorge spontanea: per Tomei si tratta solo di un’altra “goliardata” in stile Basler ?
Essere amministratori è cosa diversa dalle tifoserie di calcio. La politica sensazionalistica del “non lo faccio per vantarmi”, si sta rivelando insensibile alle difficoltà, alle rinunce e alle nuove solitudini che caratterizzano il nostro tempo. Dividere continuamente i cittadini tra “chi è con noi e chi è contro di noi” è il classico esempio di un esempio di dittatura della maggioranza. Un aspetto che ha caratterizzato questi primi sei mesi di amministrazione da chi è convinto che il voto popolare consenta il libero arbitrio in aperta violazione delle regole basilari della vita democratica. Oggi scopriamo con profonda amarezza che “le guerre puniche a difesa dei diritti delle minoranze” di Tomei e di ciò che è rimasto della “compagnia cantate” altro non erano che un teatrino fazioso, in pieno stile ‘autoritario’ che mai si era visto in questo paese, uno “stile” che questo paese non aveva mai conosciuto.
Con queste amare premesse, è facilmente intuibile che il futuro non sarà affatto costruttivo come avevano promesso con palloncini, stappo di bottiglie e sparo di mortaretti. Almeno per la popolazione di Guglionesi.
Per questo non ci fermeremo qui. Attiveremo tutti i mezzi a nostra disposizione per dare voce anche a chi si attendeva cambiamenti reali. Lotteremo per ribadire il diritto di svolgere il nostro ruolo di minoranza per riaffermare il valore del rispetto delle opinioni altrui. Di questo saremo gli interpreti e i garanti. Con dignità e autorevolezza, come spetterebbe fare ad un Sindaco che solennemente davanti a Sant’Adamo ha dichiarato di voler essere sindaco di tutti».