TERMOLI. Prosegue l’iter per l’opera di riqualificazione della Scalinata del Folklore, uno dei luoghi simbolo della città di Termoli, che dal Terzo Corso permette di arrivare nella zona del porto, attraverso via Aubry e vicino al borgo antico.
L’amministrazione comunale ha indetto la conferenza dei servizi. L’intervento è realizzato dalla Esa Costruzioni srl.
Le Amministrazioni e gli enti gestori di beni e servizi pubblici coinvolti, qualora non le avessero già prodotte, sono chiamati a rendere le proprie determinazioni relative alla decisione oggetto della conferenza entro la data del 15 febbraio prossimo. Il termine per l’eventuale conferenza “asincrona” è fissato al 26 febbraio.
LA STORIA
La Scalinata del Folklore è uno dei luoghi protagonisti del calendario dell’estate termolese. La sua realizzazione risale agli anni Trenta, da un disegno del podestà Cieri, per strutturare il terrapieno naturale che riallacciava via Aubry a corso Vittorio Emanuele III. Nel 1939 il progetto viene concretizzato con la realizzazione di una prima gradinata in marmo.
La Scalinata del Folklore è adiacente al Palazzo Crema: costruzione realizzata negli anni venti, da decenni al centro di racconti e di strane leggende locali in quanto da quasi 27 anni si presenta come una struttura fantasma e abbandonata a sé stessa. Nel corso della sua storia la scalinata ha subito diversi lavori di riqualificazione, dai più antichi dovuti ai danni riportati durante la Seconda Guerra Mondiale, ai più recenti del 2017.
Proprio in quest’anno, a ridosso della scalinata, è stata realizzata una piazzetta pedonale, pavimentata per intero, che affaccia sullo scorcio, sempre affascinante, del Borgo Vecchio, della Torretta Belvedere e del Porto. Su indicazione della Sovrintendenza ai Beni Culturali è stato rispettato lo spirito architettonico della zona: la pietra chiara al centro, la banda in porfido opus incertum (si chiama così il materiale scelto) e il disegno in travertino che evoca le onde e il movimento del mare. La Scalinata del Folklore è nota per essere la sede, soprattutto in estate, delle principali manifestazioni di musica e spettacolo dedicate agli usi e costumi locali.
Quando è avvenuto il primo spettacolo che ha dato inizio alla prima rivoluzione? È difficile determinarlo con esattezza. Certo è che essa ora (inteso da qualche decennio) rappresenta il palcoscenico della maggior parte degli spettacoli dell’estate termolese: poesia, canti, commedie. È perfino protagonista del rito della foto ricordo.
E proprio in funzione del cambiamento che la scalinata ha avuto negli anni, che la sua trasformazione si vede necessaria perché oggi questo posto ha la consapevolezza di essere un punto di aggregazione e non più solo un collegamento, tra due livelli diversi di strade (Corso Vittorio Emanuele III e Via Aubry), oggi questo luogo può brillare di luce propria come opera di servizio culturale collettivo.
IL PROGETTO
L’intervento consiste nella riqualificazione di quella che una volta era una semplice scalinata ma che oggi ha sempre più i connotati di luogo protagonista nel calendario dell’estate termolese per rappresentazioni teatrali folcloristiche, canore, rassegne e manifestazioni artistiche.
Il progetto di ristrutturazione necessita proprio perché negli anni la connotazione della scalinata è cambiata, si è arrivati al momento di dare la vera valenza per la quale viene usata negli ultimi decenni e cioè luogo per rappresentazioni e come tale non idonea a mantenere dimensioni esigue nelle alzate dell’attuale gradino (13 cm) usato come seduta, ma permettere una seduta regolare e ragionevole. Gli anni e gli eventi atmosferici e gli atti vandalici hanno deteriorato sia la pavimentazione sia le basole di gradini sia l’impianto di illuminazione, le sedute devono essere rese idonee e l’impianto di illuminazione deve essere ammodernato attualizzato fatto, garantendo la sicurezza pedonale negli spostamenti da un lato all’altro delle sedute e sicurezza nel salire e scendere dagli stalli.