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giovedì 13 Marzo 2025
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Scalinata del Folklore story: il primo spettacolo

TERMOLI. Gli articoli relativi al progetto di restyling della Scalinata del Folklore, riportandone i contenuti dell’intervento, ma anche la storia e l’ubicazione particolare nel contesto storico e architettonico, hanno suscitato l’interesse anche del gruppo che la Scalinata l’ha di fatto tenuta a battesimo, quello de ‘A Shcaffette.

«Erano gli inizi del 1981, quando il gruppo Folklorico ‘A Shcaffette, che da pochi anni si stava affacciando nel panorama folklorico nazionale, partecipando ad una rassegna di gruppi folk in provincia di Benevento, si ritrovò ad esibirsi in una piazzetta con un palco al centro, ed alcune file di posti a sedere, che a mo di tribuna formavano una piccola scalinata. In alcuni componenti del gruppo di allora, il pensiero andò alla Scalinata di Corso Vittorio Emanuele III di Termoli, così denominata allora, luogo per poter proporre a livello folklorico, alcune idee già venute fuori, lasciando così la storica Piazza Vittorio Veneto, dove allora si svolgevano tutte le manifestazioni cittadine.

L’idea si concretizzò, tra molte difficoltà, ma alla fine l’amministrazione autorizzò che la Prima Rassegna delle Cultura Popolare Molisana in programma il 18/19/20 luglio 1981 si svolgesse presso la Scalinata di Corso Vittorio Emanuele III.

A questa manifestazione tra l’entusiasmo generale del pubblico presente, parteciparono i gruppi Folkloristici di Baranello, Campochiaro, Bojano, Castellino del Biferno, Mirabello Sannitico, Riccia, Montefalcone del Sannio e Termoli. A questa tre giorni si affiancò presso la Scuola Principe di Piemonte una mostra fotografica, e di utensileria sulle tradizioni contadine Molisane, sugli usi e costumi dei pescatori di Termoli, e sui costumi dei gruppi partecipanti alla rassegna.

Le ragioni che hanno sostenuto la scelta del luogo da parte del gruppo, come scenario di svolgimento della manifestazione, l’ubicazione prescelta per il posizionamento del palco e lo scenario urbano della scalinata panoramica.

La lunga gradinata che funge da cavea naturale costruita negli anni trenta, dove anticamente vi era l’attacco del ponte levatoio che permetteva l’uscita dal borgo sulla terra ferma. Il palco ha quindi come fondale naturale, le antiche mura di cinta con la torre di controllo e la porta principale di accesso al vecchio borgo dei pescatori.

La scalinata, per le sue dimensioni e per le abitazioni degli inizi del secolo che la delimitano, è una tribuna con posti a sedere per tutto il pubblico presente alle manifestazioni, elemento questo importante per poter assistere alla esibizione dei gruppi. Inoltre la “tribuna” è facilmente raggiungibile da qualsiasi parte del centro cittadino, essendo questa posta su una delle quattro direttrici naturali che collegano il centro storico con la parte nuova della città. da non dimenticare poi l’estrema vicinanza del palco con il mare nel punto dove anticamente avveniva l’attracco delle “paranze” e dei “trabbacoli” che tenevano i rapporti commerciali con l’altra sponda dell’adriatico. Infine la brezza e le voci del borgo elementi di unione per il recupero delle tradizioni che il gruppo persegue.

Quindi per l’esposizione di sopra riportata, non devono esserci dubbi su quando è avvenuto il primo spettacolo sulla scalinata del Folklore:

18 luglio 1981 1° Rassegna della Cultura Popolare Molisana, rassegna che si ripeterà del 1982 e 1983, per trasformarsi nel 1984 in “1^ Festival Internazionale del Folklore e delle Culture Marinare” che da 38 anni è il fiore all’occhiello delle manifestazioni dell’estate Termolese, ed uno dei Festival piu’ quotati e ambiti nel panorama Nazionale ed Internazionale.

Altro passaggio importante è stato l’aggiornamento dell’onomastica stradale a “Scalinata del Folklore” , questo avvenne in seguito al progetto di approvazione per la sistemazione della gradinata, con delibera n. 185 del 15 luglio 1999, la cui progettazione e la direzione dei lavori furono affidati all’Arch. Belpulsi, Ing. Capo Libero Volpe. I lavori furono eseguiti dalla ditta Pasquarelli di Petacciato, per un importo complessivo di lire 175.000.

Tale risistemazione cosi come viene riportato nella relazione tecnica, si è resa necessaria perché la scalinata è ormai luogo ideale per la maggior parte delle manifestazioni estive che richiamano notevole pubblico.

L’obiettivo dell’amministrazione comunale era quello di restituire ai cittadini una zona la cui posizione, la peculiarità morfologica, nonché la vicinanza al borgo, costituivano la ragione della sua sistemazione.

Ma fondamentalmente la vera ragione della sua sistemazione era la restituzione alla città di un luogo che per decenni era rimasto abbandonato, e la cui importanza si identificava, non solo per il suo posto, ma per la presenza, della lunga scalinata unica a Termoli.

L’attenzione che spinse l’Amministrazione Comunale alla sistemazione della gradinata sollecitò l’interesse del Gruppo Folklorico A Shcaffette, che pionieri di quel meraviglioso angolo della città, fecero richiesta all’amministrazione in data 16 giugno 2000, prot. 16776, di dare un segno tangibile di questa Primogenitura. L’amministrazione preso atto delle motivazioni addotte dal gruppo e con atto deliberativo n. 157 del 20/07/2000 intitolava la scalinata “Scalinata del Folklore”, riconoscendo in questo modo anche il notevole lavoro svolto dalla Shcaffette in diciassette anni di organizzazione del festival Internazionale del Folklore. Cosi alla presenza del Sindaco di Termoli, Dott. Alberto Montano, dell’Assessore alla Cultura Ing. Maj, del Presidente della FITP Federazione Italiana Tradizioni Popolari, Lillo D’Alessandro e di un numeroso pubblico, in occasione della Prima serata del XVII Festival Internazionale del Folklore in 20/07/2000 veniva scoperta la targa onomastica, con grande emozione di tutti i componenti il gruppo che videro in quella Targa il riconoscimento dei tanti sacrifici e grandi soddisfazioni».