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mercoledì 30 Luglio 2025
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Sempre più profonda la critica di Guglionesi insieme: «Paese in decadenza grazie a voi»

GUGLIONESI. Il gruppo consiliare di opposizione “Guglionesi Insieme” torna a farsi sentire contro la presidente del Consiglio comunale, Teresa Arielli.

È impossibile non evidenziare che… da mesi, a fronte delle innumerevoli interrogazioni e richieste di accesso agli atti, eravamo in attesa di risposte. Finalmente, pur con colpevole ritardo, gli amministratori hanno ottemperato ad un loro preciso dovere. Le risposte si presentano lacunose e piene di omissioni nel merito ma non si risparmiano nell’esibire una ironia fuori luogo ed inopportuna che tradisce la faziosità che caratterizza lo stile e la visione dell’attuale maggioranza. Un vizio antico della politica locale che segnala una miopia preoccupante, pertanto ci vediamo costretti a tornare sulle questioni con approfondimenti. Nel frattempo rimaniamo in attesa, ma non per molto, di ricevere gli atti e le risposte di merito su diversi argomenti:

1. La questione trasporto scolastico, dove il “funzionario tutto fare” deve rispondere sulle norme usate per affidamenti prima negati (nel corso dell’amministrazione Bellotti), poi consentiti (con l’attuale amministrazione), nonostante fosse rimasto tutto invariato;

2. Alcuni affidamenti di lavori e servizi, dove, stante le poche informazioni in nostro possesso, sembrano palesarsi conflitti di interesse (a scopo clientelare?) e mancanza di trasparenza.

3. Sulle manovre di bilancio costruite su entrate non verificate che rischiano di creare il default del Comune, su cui abbiamo interessato la corte dei Conti. Aspettiamo di leggere gli atti prima di assumere iniziative di chiarificazione di eventuali presunti abusi di ufficio e reati contabili e, nel caso, interessare la magistratura competente su reati penali.

SULLA MOZIONE DI SFIDUCIA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE.

Un Presidente che utilizza “canali social” per spettegolare e giornali on line per ricordarci la differenza tra interrogazione ed interpellanza (attingendo farina al sacco altrui! ) per giustificare la mancata convocazione del Consiglio è inaccettabile, sul piano del metodo e del merito. Fedro ci regalò molte favole. Non è dato sapere a quale di esse si fa riferimento ma, sempre rimanendo a Fedro, i toni e comportamenti da lei usati ci ricordano la favola “la mosca e la mula dove si narra di una mosca appoggiata sulle testa della mula che è convinta di guidarla”. Con sincera simpatia suggeriamo di evitare di trasformarsi in strumento nelle mani di consigliori in cerca di coperture per continuare impuniti ad usare uno stile disfunzionale e senza controllo politico. Questione questa che prima o poi si dovrà risolvere come è accaduto in altri comuni. Un presidente del consiglio, degno di questo nome, risponde con la dovuta serietà, evitando di scadere nella saccenteria o, peggio, nella ricerca compiaciuta di notorietà che poco aiutano a gestire con dignità e serietà una carica pubblica e che ci convincono sempre più della giustezza nel ripresentare una mozione di sfiducia.

SULLA MEMORIA CORTA DI CHI OGGI GUIDA L’AMMINISTRAZIONE.

Le elezioni si possono vincere o perdere, a noi è toccato quello di essere minoranza ed intendiamo svolgere il ruolo con la serenità che ci deriva dall’idea che la politica è un servizio. In tale ottica crediamo che: • chi ha vinto è chiamato a mantenere le promesse elettorali rispettando le leggi ed amministrando senza operare discriminazione e con la onestà richiesta dalla legge. • chi ha perso è chiamato ad esercitare la propria funzione di controllo e stimolo positivo nell’interesse comune. Premessa questa che non giustifica ‘la reticenza’ nel rispondere alle interrogazioni. In questo modo, oltre a mancare di rispetto ad una parte considerevole del popolo (1.534 voti corrispondono solo al 29% degli elettori) si afferma una “visione faziosa del potere come strumento ad uso e consumo di chi vince”.

A tal proposito rammentiamo i modi usati dagli attuali amministratori, minoranza nella precedente legislatura, a garanzia dei diritti-doveri delle minoranze. Alla luce di essi appare evidente lo scadimento morale di uno stile politico che si abbandona al gioco delle parti senza aver rispetto dei ruoli istituzionali con la complicità di pezzi di apparato. Crediamo che Guglionesi, che si trova a vivere un tempo pieno di criticità, abbia bisogno di una classe politica mossa da un unico obiettivo: far uscire la comunità da una crisi grave ciascuno svolgendo il ruolo assegnato dall’elettorato. Guglionesi, come molti altri piccoli comuni, vive una situazione socio-economico preoccupante (diminuzione della popolazione, ripresa dell’emigrazione giovanile e fuga di cervelli, invecchiamento della popolazione, desertificazione economica, ecc).

Si tratta di problemi strutturali seri che certo non si risolvono con la scusa che è sempre colpa di quelli che hanno amministrato prima ed hanno lasciato la “polvere sotto il tappeto”. Forse il sig. Tomei farebbe bene a dire di quale polvere si tratti in modo da chiarire se si riferisce alle stesse persone che ha criticato e combattuto. Non è passato molto tempo da quando gli attuali amministratori denunciavano altri quali responsabili dei molti problemi della nostra comunità ma, talvolta, la smemoratezza può essere utile come cemento per ricomporre interessi personalissimi. Ma tutto può cambiare ed allora, dopo gli onori e le feste, è giunto il tempo di mantenere gli impegni assunti … di fronte alla gente, per la gente e con la gente. Ma se il buongiorno si vede dal mattino…. i primi effetti il miracolo guglionesano 4.0 con spari, mortaretti, e tric-trac e bombe a mano non ancora è dato modo di vederlo. Anzi, il paese sembra segnato da un inarrestabile decadenza a cui qualcuno ha giustamente fatto richiamo, visibile persino nell’assenza di persone. A riprova, aggiungiamo noi, di famiglie sempre più in difficoltà e lasciate sole. Ma noi non ci arrendiamo e continueremo a denunciare ciò che non va ed a fare proposte finalizzate al bene comune».