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giovedì 5 Giugno 2025
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Tavares rassicura sugli stabilimenti Stellantis e punta al milione di auto in Italia

TERMOLI. Stellantis ha annunciato oggi che quest’anno distribuirà quasi 1,9 miliardi di euro ai dipendenti di tutto il mondo come riconoscimento per le loro prestazioni e per il loro contributo ai risultati e ai traguardi finanziari raggiunti dall’Azienda nel 2023, sia a livello globale che locale. Dalla sua costituzione poco più di tre anni fa, Stellantis ha distribuito 6 miliardi di euro ai dipendenti di tutto il mondo. «In un contesto estremamente esigente e competitivo, tutti i dipendenti di Stellantis possono essere orgogliosi di ciò che abbiamo costruito insieme negli ultimi tre anni. Per questo, vorrei esprimere un sincero ringraziamento a ognuno di loro», ha dichiarato Carlos Tavares, ceo di Stellantis. «Gli ottimi risultati conseguiti dall’Azienda ci consentono di distribuire quasi 1,9 miliardi di euro in forma di partecipazione agli utili e bonus variabili per il terzo anno consecutivo. Questi programmi di partecipazione agli utili e retribuzione variabile non riflettono soltanto i risultati e i successi dei nostri dipendenti ma rappresentano anche un giusto riconoscimento del loro impegno a lavorare con successo come squadra». Per il segretario generale Fim Cisl Roberto Benaglia e il segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano «Positivo il chiarimento sugli stabilimenti italiani e l’obiettivo di 1 milione di veicoli.

Ora servono i nuovi modelli. Finalmente l’amministratore delegato di Stellantis Tavares ha chiarito che tutti gli stabilimenti italiani hanno un futuro, quindi non sono in programma chiusure e che si punta a raggiungere l’obiettivo di 1 milione di veicoli anche prima rispetto al 2030. Sono certamente dichiarazioni positive, ma che necessitano di scelte precise rispetto alla assegnazione di nuovi modelli nei vari plant italiani per raggiungere l’incremento di un terzo delle attuali produzioni. Su Mirafiori come FIM da tempo ribadiamo che è indispensabile rafforzare la missione produttiva con un nuovo modello di largo consumo e una strategia più aggressiva sui lanci di Maserati anticipandone la partenza attualmente prevista nel 2028. Bisogna inoltre procedere anche per gli altri plant a partire dallo stabilimento di Cassino, con le assegnazioni dei nuovi modelli sulla piattaforma large e proseguire con lo sviluppo dei cinque modelli su piattaforma medium già previsti a Melfi. Per quest’ultimo plant nei giorni scorsi abbiamo ribadito che qualora il modello Opel non fosse disponibile, deve rimanere la produzione della Jeep Renegade. Su Pomigliano d’Arco la precisazione di un nuovo modello pronto per il dopo Panda 2026 è un segnale positivo di prospettiva per lo stabilimento campano. Anche la polemica con il governo italiano, montata in questi giorni sembra finalmente rientrata.

La valutazione positiva sui prossimi incentivi per l’acquisto in via di approvazione da parte dell’ad, ci sembra vada in questa direzione. Uscire dalla polemica politica per entrare nella politica industriale del nostro Paese per noi è fondamentale e soprattutto utile per raggiungere e concludere positivamente l’accordo di sviluppo del settore che stiamo discutendo in sede ministeriale con Stellantis e le istituzioni del nostro Paese».