PALATA. Si infittisce il dibattito sull’autonomia differenziata, di poche ore fa la notizia della costituzione di un comitato per il No molisano, un No che viene ribadito da Italo Di Sabato, con matrice sociale.
Non una nota stampa, ma un saggio articolato, di cui proponiamo un abstract sotto forma di articolo e lasciando il contenuto integrale nell’allegato che potrete visionare.
“Baratro”, “provvedimento eversivo”, “disastro”. Molti sono i termini forti che vengono utilizzati per definire il progetto di autonomia differenziata elaborato dal Ministro Calderoli e approvato in prima lettura al Senato.
Il suo carattere devastante e i suoi effetti duraturi sono infatti di tale portata che ogni persona che analizzi il provvedimento con attenzione e abbia a cuore il bene comune, si sente in dovere di dare l’allarme e, conseguentemente, di attirare l’attenzione sul suo carattere eversivo, evidenziandone la pericolosità sociale. Anche perché i media, che concorrono a formare il senso comune, non svolgono
in alcun modo il loro compito di informare i cittadini circa gli effetti dirompenti del Ddl Calderoli: o sono conniventi per schieramento politico, o sono conniventi per schieramento sociale come la Confindustria del Nord. Non sono certo delle sentinelle nella notte, non aiutano i cittadini a orientarsi nei guai che gli stanno per capitare tra capo e collo.
Da questo punto di vista, è forse corretto definire il disegno leghista una valanga: quando parte appare ed è poca cosa, praticamente irrilevante; poi, nella sua discesa, si ingrandisce, fino ad acquisire una forza enorme, in grado di spazzare via case, alberi, animali, persone. Il Ddl Calderoli è come una valanga pilotata: serve a determinare il distacco della valanga e a garantire che questa, una volta partita, non possa più essere fermata.
L’Autonomia differenziata è un atto di guerra contro il popolo italiano, un atto subdolo perché congegnato in modo che quando i suoi effetti cominceranno ad essere visibili non sia più possibile fermarlo. Una valanga quindi o – se volete – una bomba a scoppio ritardato, di quelle che si usano negli attentati. Perché il progetto del governo Meloni è un attentato alla Costituzione, alla Repubblica, ai diritti del popolo italiano. Nulla di meno.