TERMOLI. Le foto di Stefano Leone ancora in nazionale. Infatti, la rivista internazionale STRUMENTI E MUSICA ha pubblicato foto scelte, quelle di Stefano Leone. Il soggetto ritratto è uno dei più grandi musicisti e fisarmonicisti viventi Richard Galliano. A corredo anche un articolo dello stesso Stefano. Una grandissima soddisfazione per il creativo molisano che da oltre trent’ anni, si è accreditato anche come apprezzato fotografo italiano.
IL TESTO
Richard Galliano, grande esploratore delle coscienze e dei cuori, ci insegna ad ascoltare l’io narrante in ognuno di noi, toccando tutti i tasti dell’esistenza, creando e ricreando un doveroso rapporto di consapevolezza tra l’uomo e la vita, tra il visibile e il soprannaturale. Tentare di definire lo stile e il modo del fisarmonicista francese è senz’altro fuori luogo. Siamo alla metafisica del suono, nella percezione del tempo inteso sia come Aion e cioè assoluto e trascendente, sia come Kairos, ovvero illuminante e in grado di accedere al nostro talento naturale ancora inespresso.
Procediamo sicuri, dunque, con Richard Galliano, ricalcando orme d’identità e di sogno, percependo improvvisazione, espressioni e mani che plasmano il futuro, raccontando di noi, di essere vivi in epoche passate eppur presenti, alimentando il respiro di amare e di essere amati come il fiato del mantice di una fisarmonica pura e diretta, senza mascherina, una fisarmonica, la sua, che quest’anno compie sessant’anni. Galliano segna il punto di rottura con moduli e temi obsoleti perché scontati e, viceversa, inaugura una nuova sensibilità culturale. È lo svolgimento musicale di un’esperienza poetica, singola e collettiva, perché in simbiosi tra Musica e Uomo, dove ognuno, in sala, interagisce col sincero e appassionato ‘’racconto’’ del fisarmonicista francese. Lo straordinario eclettismo evidenzia il fiume di sentimenti e di pathos, conducendoci immediatamente alle sue limpide e vitali sorgenti, destando il movente della ‘’direzione” umana. Ma prima di tutto c’è l’uomo: Richard.
Ecco il vero punto di partenza. L’intima natura di verità e libertà di Galliano sostanzia l’eleganza spirituale in eleganza virtuosistica, l’Humanitas in Identitas e Conscientia, l’idea di memoria in genialità in divenire. Siamo al cospetto di un autentico musicista e fisarmonicista. Dal genere musette, al jazz, alla classica, al tango argentino, in solo o in orchestra, in comunione con molti tra i più affermati concertisti, Richard libera nello spazio e nel tempo la forma e il suono di un nuovo orizzonte. In tutte le sue celebri e composizioni da Fou Rire a Tango pour Claude, da Chat Pitre a La Valse à Margaux, tocchiamo un tessuto permeante, una seconda pelle. Galliano erige di fatto un grande firmamento della nostra cultura musicale contemporanea, nel quale spicca l’incontro, nel 1983, con un genio assoluto del Novecento: Astor Piazzolla. A lui, amico e maestro, rende costantemente e universalmente omaggio.
Si pensi, per esempio, alle strepitose interpretazioni di Libertango, Invierno Porteno, Oblivion. In uno dei suoi ultimi concerti in Italia, a Campobasso, nel novembre 2023, Galliano ha riproposto la storia della sua vita artistica, come egli stesso dice ‘’l’itinerario di un bambino animato dalla passione per la musica. “Questo recital di fisarmonica” – afferma – “intitolato Passion Galliano, presenta mie composizioni come Chat Pitre, Tango Pour Claude, La Valse à Margaux, ma anche alcuni dei miei brani preferiti come Ma plus Belle Histoire d’ Amour, Les Feuilles Mortes… Ed ancora di Astor Piazzolla, mai dimenticato, Milonga Del Angel, Chiquilin de Bachin e il magnifico Oblivion’’. Un pubblico attento ed emozionato quello che ha preso parte alla serata di grande successo organizzata dall’ Associazione di Campobasso Amici Della Musica Walter De Angelis. Un evento che ha registrato il pienone del celebre Teatro Savoia del capoluogo molisano, manifestazione che s’innesta nell’ambito della 55^ stagione dei concerti 2023/24.
Richard Galliano, di origini italiane, ha dichiarato che “la musica è una medicina, un rapporto di comunione’’. Per noi Galliano è patrimonio di valori, una strada maestra che viene da lontano. E allora un ringraziamento particolare sentiamo di rivolgerlo a chi per primo posò la fisarmonica sulle ginocchia del piccolo Richard di quattro anni di età, un uomo di grande talento, un vero musicista: Lucien, suo padre.