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venerdì 19 Settembre 2025
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Ururi entra nella Città dell’Olio, il sindaco di San Martino nuovo coordinatore regionale

GUARDIALFIERA. Premio nazionale “Fausto” snodo di novità e debutti, storie personali e sinergie a Guardialfiera, venerdì scorso. Non solo il riconoscimento consegnato nelle mani resilienti di Pompeo Barbieri, il giovane che sopravvisse al crollo della scuola elementare Jovine a San Giuliano di Puglia. Celebrati anche nuove adesioni e incarichi, persino esordi pubblici di amministratori.

In primis, l’ingresso del Comune di Ururi nella Città dell’Olio, che offre l’opportunità di riflettere sull’importanza storica e culturale dell’olio nella nostra Regione e sul suo significato per la comunità. «Questo evento rappresenta un momento di celebrazione dell’identità territoriale e delle tradizioni legate alla produzione dell’olio, promuovendo al contempo la valorizzazione del territorio e lo sviluppo economico sostenibile attraverso la filiera dell’olio d’oliva.

Da oggi inizia un nuovo percorso di promozione e sviluppo territoriale in piena sintonia con altre realtà già fortemente impegnate nel circuito nazionale delle Città dell’Olio», la chiosa dell’amministrazione Greco. Il vicepresidente nazionale Nicola Malorni, organizzatore della manifestazione ha così accolto questo ingresso: «Benvenuti nella nostra grande famiglia! Avvieremo presto, già dalla prossima primavera, importanti iniziative di promozione dell’olivicoltura e dell’oleoturismo, con il supporto del rinnovato coordinamento regionale e col contributo prezioso della vostra Amministrazione!» Si è concluso, così, il progetto “Le Terre del Sacramento”, finanziato nell’ambito dell’Avviso pubblico Turismo è cultura 2022-23 con la cerimonia di consegna del Premio Fausto a Pompeo Barbieri che ha ricevuto una riproduzione in bronzo dell’Olivo Fausto delle Terre del Sacramento, realizzata dall’antica fonderia Marinelli. Hanno presenziato all’evento il direttore delle Città dell’Olio Antonio Balenzano, il Vice Presidente Nicola Malorni e l’ideatore e fondatore delle Città dell’Olio Pasquale di Lena. 

«Venerdì pomeriggio si è realizzato un sogno: fare in modo che Fausto – L’Olivo fortunato esprima la sua funzione simbolica in processi trasformativi di individui e comunità resilienti anche oltre i confini regionali. Nel tempo l’olivo patriarca di Guardialfiera si è rivelato simbolo di rinascita, diventando premio nazionale per la promozione dell’olivicoltura sociale e, presto, a partire da questa prima edizione dedicata al nostro caro Pompeo Barbieri, autentico interprete del simbolo di Fausto, approderà anche in altre regioni italiane per azioni di contrasto dell’abbandono di uliveti mediante azioni di olivicoltura sociale grazie all’impegno delle Città dell’Olio sul tema. Un grande progetto realizzato grazie a questa bellissima squadra di ambasciatori dei territori, custodi di risorse spesso misconosciute, che invece noi sentiamo il dovere di preservare e custodire. Viva il Molise! Viva la grande famiglia delle Città dell’Olio molisane che continua a crescere con l’ingresso di Ururi, Jelsi, Mafalda e Tufara. Buon lavoro al neo coordinatore regionale delle Città dell’Olio del Molise Giovanni Di Matteo, eletto all’unanimità», il messaggio conclusivo di Nicola Malorni. La neo consigliera provinciale Anna Pollace ha commentato come si sia trattato di un «Evento emozionante, presso la Sala Conedera di Guardialfiera, per la consegna del Premio Fausto a Pompeo Barbieri. Il progetto, ideato e curato da Nicola Malorni e dall’associazione Kairos, vede il premio come simbolo della rinascita e della resilienza che accomunano Pompeo con l’olivo Fausto, ma anche tutti coloro che, a seguito di situazioni negative e improvvise trovano la forza e la tenacia di ricominciare a vivere.  

A seguire, il coordinamento regionale di Città dell’Olio che ha visto il confronto di sindaci e consiglieri comunali su temi importanti quali la tutela dei nostri territori e dell’agricoltura, e la nomina del nuovo coordinatore regionale di città dell’olio, Giovanni Di Matteo sindaco di San Martino in Pensilis, al quale auguro un proficuo e duraturo lavoro».