TERMOLI. Contorni quasi surreali, sono quelli che hanno caratterizzato la prima uscita pubblica in “solitario” del candidato sindaco Joe Mileti, che oggi si è assunto la responsabilità della fuga in avanti, ma sempre volgendo sguardo e messaggi al perimetro del centrosinistra, perché come ha sottolineato in conferenza stampa, ospitata occasionalmente da Oyster Fish, per ripararsi dal vento che soffiava a Piè di Castello.
Perché benché fosse solo aperta alla stampa, diverse sono state le persone che si sono affacciate, altre rimaste attorno alla bussola, ma qual è la direzione che prenderà questa candidatura. Non c’erano solo sostenitori, ma anche chi vuol seguire l’evoluzione di una contesa innanzitutto interna al Partito democratico, poiché è evidente che al di là del suo impulso personale, che ha rimarcato nel documento diffuso nel Sabato Santo, i maggiori sponsor di Mileti risiedono nel gruppo dirigenziale dem che regge circolo e federazione, oltre a esponenti istituzionali regionali e locali.
L’assenza, anche per mera curiosità, di Movimento 5 Stelle e Costruire Democrazia, le rotelle più funzionali tra gli alleati del tavolo a sei gambe che l’ha designato futuro candidato sindaco il 23 febbraio scorso, sa di ulteriore distinguo, ma cosa faranno ora nel “campo larghissimo”? L’apertura di una sede, la presentazione di simbolo e squadra preluderanno davvero alla possibilità che l’arrivo di un sancta sanctorum capace di mettere tutti d’accordo, veda partecipare la componente miletiana a uno schieramento vasto, ma come ufficiale di campo e non condottiero?
Per questo l’atmosfera odierna era surreale, riteniamo sia stata escogitata la fuga in avanti per stanare una volta per tutte le reali intenzioni degli alleati (o presunti tali), perché posizioni granitiche al loro interno (forse fatta salva proprio Costruire Democrazia) non ve ne sarebbero. Se è vero che il 5 aprile il centrodestra potrebbe partorire la candidatura in tandem, come detto, i civico-riformisti-progressisti potranno permettersi di partire primi e arrivare secondi? Nello scegliere in modo definitivo, s’intende, il candidato sindaco? Ecco perché c’è stata la mossa del cavallo di oggi, e nessun riferimento al renzismo, ovviamente.