TERMOLI. Ancora una Bandiera Verde per la città di Termoli, che si conferma a misura di bambino nella selezione curata dai medici pediatri, unica new entry la vicina San Salvo.
Unica località molisana, su 155 centri balneari riconosciuti con presenza di spiaggia con sabbia, spazio fra gli ombrelloni per giocare, acqua che non diventi subito alta in modo che possano andare in sicurezza in acqua, presenza degli assistenti di spiaggia, attrezzature dedicate ai bambini, e opportunità di divertimento per i genitori (negozi, ristoranti, bar, strutture sportive).
«Per la qualità delle acque e la possibilità di balneazione ci siamo riferiti sempre alle strutture istituzionali e pubbliche italiane: le ordinanze dei sindaci e le rilevazioni delle Arpa regionali, che sono le strutture preposte a tali controlli.
L’analisi delle scelte effettuate in anni dai pediatri dimostra una linearità e concordanza di giudizio infatti sono state sempre privilegiate le località più animate», ha spiegato come ogni anno Italo Farnetani, che promuove l’iniziativa in Italia.
«La scelta ha una motivazione scientifica perché il bambino e l’adolescente hanno bisogno di stare in mezzo alla gente, anche in mezzo al rumore, in mezzo a delle offerte di divertimento e di opportunità turistiche, perciò quando è possibile anche dell’animazione e del gioco di gruppo, sia perché dopo i tre anni il bambino ha bisogno di aggregarsi con i coetanei, per questo non ha bisogno di stare isolato, ma al contrario in mezzo alla gente dove possa incontrare nuovi amici.
È opportuno che i bambini, fin dalla nascita, ricevano stimolazioni acustiche, sonore, di nuovi volti, di nuove persone, di nuove voci, perciò anche della confusione che per i bambini e gli adolescenti è importate perché fornisce stimolazioni indispensabili per lo sviluppo del sistema nervoso.
Se il genitore lo gradisce può andare, nelle spiagge più isolate, ma solo fino a che il bambino ha meno di sei anni, perché fino a tale età i bambini amano giocare soprattutto con i genitori.
L’assegnazione delle Bandiere verdi ha una valenza scientifica e deriva da un’indagine condotta fra i pediatri italiani. L’indagine è svolta in regime di volontariato senza l’intervento di alcun sponsor.
L’obbiettivo è quello di aiutare le famiglie a scegliere le località di mare, meta preferita per chi ha bambini, per trascorrere il periodo di vacanza nel modo più idoneo e sicuro, in base alle valutazioni dei pediatri, in modo tale che genitori e figli possano trarre i maggiori vantaggi dalla vacanza, con benefici per la salute e la crescita.
La ricerca ha una valenza scientifica, pertanto non esistono candidature, ma sono i pediatri che possono proporre nuove località a cui assegnare la Bandiera verde. Ogni pediatra può farlo compilando l’apposito modulo. Quando è stato raggiunto un numero congruo di candidature, è sottoposto un nuovo questionario a un campione di pediatri, scegliendo le località che hanno ottenuto il numero maggiore di preferenze, cioè, raccolte le segnalazioni dei pediatri, verrà seguita la metodologia applicata negli anni passati.
Per la competenza professionale relativa alla salute e alla crescita dei bambini. Hanno partecipato alla ricerca pediatri di tutte le componenti professionali della categoria: universitari, ospedalieri e di famiglia.
La distribuzione in tutto il territorio nazionale dei pediatri partecipanti all’indagine, non solo ha garantito la conoscenza diretta delle località, ma anche l’eventuale rilevazione di disturbi e malattie contratte nei luoghi. L’assegnazione delle Bandiere verdi ha costituito, in tutte le località, una promozione dei servizi a favore dell’infanzia e delle famiglie, rappresentando perciò un miglioramento delle condizioni di vita e di salute offerte alla famiglia».