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lunedì 5 Maggio 2025
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In Molise Enrico Calamai, lo “Schindler di Buenos Aires”

CAMPOBASSO. Sabato 25 maggio all’auditorium “Arturo Giovannitti” palazzo ex Gil in via Milano a Campobasso incontro con Enrico Calamai il diplomatico italiano, detto “lo Schindler di Buenos Aires”, per esser riuscito a mettere in salvo più di quattrocento perseguitati dal regime militare argentino.

Ore 17 proiezione del docufilm “Enrico Calamai, una vita per i diritti umani”. Ore 19 dibattito con Enrico Calamai e Enrico Blatti (regista del docufilm)

Enrico Calamai per metter in salvo più di 400 perseguitati politici dal regime militare argentino, si è scontrato con le logiche burocratiche del consolato e con la mancata presa di posizione da parte del governo italiano di allora, che preferiva una politica di comodo con le istituzioni argentine, lasciandolo solo a salvare centinaia di innocenti. Ha contribuito a condannare militari argentini, testimoniando contro di loro al processo. Nel 2000, in Italia, ha testimoniato nei procedimenti penali contro otto militari argentini responsabili della morte di cittadini italiani durante il regime.

Enrico Calamai ha descritto la sua esperienza della dittatura militare argentina nel libro “Niente asilo politico” un diario dell’esperienza in America latina, dove ha iniziato nel 1972, anno in cui arriva a Buenos Aires, presso il consolato italiano. Giovane funzionario, di lì a poco è inviato in Cile, dove ha modo di conoscere e vivere il regime totalitario di Augusto Pinochet, a fianco dei rifugiati presso l’ambasciata italiana. Richiamato in Argentina, descrive l’attività svolta tra salvati e sommersi, l’omertà del governo italiano e del consolato, l’assurda barbarie dei militari, i desaparecidos, la tenacia e l’eroismo delle madri di Plaza de Mayo.

Sarà per tutti noi un vero onore riceverlo nella nostra città insieme a Enrico Blatti il regista del docufilm

Crediamo sia importante essere in tante e tanti per omaggiare quest’uomo che, dentro una delle più feroci e sanguinarie dittature, ha scelto con la sua postazione istituzionale di rimanere al fianco del popolo argentino.