BASSO MOLISE. Turni senza medici nel servizio del 118 a Santa Croce di Magliano e a Montenero di Bisaccia.
«Un punto di non ritorno senza un ricambio generazionale.
Il 118 rischia di trasformarsi ogni giorno di più in un sistema di “sbarellamento e trasporto” del malato, proprio nel servizio che richiede il massimo della urgenza territoriale e la valutazione medica della gravità e delle cure immediate salvavita. Con queste condizioni, sarà difficile organizzare al meglio il servizio per l’assistenza ai turisti sul litorale molisano- così l’anatomo-patologo Giancarlo Totaro- i medici non rispondono ai bandi del 118. Il 19 aprile sono state pubblicate 36 carenze per i medici di medicina generale, questo potrebbe essere un ulteriore problema per il 118 perché, molti ambiscono al passaggio dall’emergenza alla medicina di base, sicuramente più appetibile e remunerativo di un servizio gravoso che non conosce feste e prevede turni notturni.
A questo, poi, bisogna aggiungere i numerosi medici che sono molto vicini alla pensione e a breve dovrebbero lasciare il servizio.
Una miscela esplosiva che vede i medici che non rispondono ai bandi e quelli che sono in servizio vogliono passare a fare i medici di famiglia.
Ma tutto questo non è una novità, perché il percorso professionale dei medici del territorio è stato sempre questo, cioè passare dalla Guardia Medica/118 come primi servizi per poi passare alla medicina generale, con la novità che ora mancano tutti i tipi di medici per cui i servizi più scomodi e peggio retribuiti, GM e 118, restano scoperti e sono i primi a soccombere.
Si sono persi almeno due lustri di consapevolezza ma si è ancora in tempo a recuperare almeno le briciole di quel che resta dei medici del 118 intervenendo quanto prima a fidelizzare il rapporto con i medici del 118 con la proposta di passaggio alla dipendenza nella modalità già prevista dall’Accordo Collettivo Nazionale di categoria».