GUGLIONESI. “Diritti delle donne, lavoro, sviluppo, salute e transizione energetica”, queste le tematiche trattate sabato sera alla Casa del Fanciullo a Guglionesi per la candidatura alle Europee di Annamaria Becci, candidata molisana del Pd nella circoscrizione Sud.
«Costruiamo la nostra casa, l’Europa. Tra i temi di cui, come candidata alle europee 2024, voglio farmi portavoce con forza e convinzione c’è, senza dubbio, quello della tutela dei diritti lgbtqia+.
Diritti rappresentativi di persone troppo spesso dimenticate ed abbandonate da uno Stato che non soltanto non ne permette il libero esercizio ma, addirittura, ne ostacola le legittime battaglie riducendole a mere pretese.
A livello comunitario, infatti, l’Italia si posiziona tra gli ultimi Paesi quanto a disciplina legislativa a tutela degli e delle omosessuali, bi e trans gender. Non soltanto.
Si assiste, ultimamente, ad un incremento di forme d’odio, intolleranza e discriminazione nei confronti degli e delle appartenenti alla comunità lgbtqia+ che spesso rimangono sottaciute ed impunite.
E tutto questo accade in spregio al principio cardine di uguaglianza e non discriminazione sancito non soltanto a livello nazionale dalla nostra Costituzione, bensì anche a livello comunitario ed internazionale.
Gli articoli 14 della Cedu e 19 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, infatti, ribadiscono la libertà dell’individuo – essere umano – di vivere secondo le proprie convinzioni ed orientamenti, senza che ciò possa pregiudicarlo in alcun modo.
Per questo motivo, dunque, non si può aspettare oltre essendo giunto il momento di portare dinanzi alle istituzioni europee le istanze di chi, nel nostro Paese, non si sente protetto e vive, al contrario, nel timore di esprimere liberamente la propria sessualità e la propria appartenenza di genere.
E per farlo concretamente, ritengo sia necessario battersi per un’educazione alla sessualità che parta dalla scuola e per forme di supporto psicologico che ci rendano consapevoli, fin da subito, di come la delicatezza di questi temi debba essere affrontata con professionalità, non con sdegno o paura.
Dobbiamo, in conclusione, creare il terreno fertile per dar vita ad esseri umani liberi da pregiudizi, sovrastrutture e condizionamenti e, soprattutto, liberi di rispettare ed amare sé stessi e gli altri.
Costruiamo la nostra casa, l’Europa».