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venerdì 11 Luglio 2025
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La mostra di “William Congdon e l’American Field Service in Molise 1943-1946”

VENAFRO. «La Pace non è anch’essa un’emergenza?» William Congdon e l’American Field Service in Molise 1943-1946. Dal 21 giugno al 24 ottobre 2024 a cura di Rodolfo Balzarotti, Cinthia Benvenuto, Francesco Gesti presso il Museo Archeologico Nazionale di Campobasso Museo Nazionale di Castello Pandone – Venafro e il Castello di Civitacampomarano.

La mostra è promossa dal Ministero della Cultura, dal Parco archeologico di Sepino e Museo Archeologico di Campobasso. Direzione regionale Musei Molise, The William G. Congdon Foundation, Fondazione Intercultura ets – AFS.

La conferenza stampa si terrà venerdì 21 giugno alle ore 16 presso il Castello Pandone di Venafro, introduce i lavori Enrico Rinaldi (Direttore Regionale Musei Molise).

Interventi: Pierangelo Izzo (Direttore Museo Nazionale di Castello Pandone), Giorgio Gandolfi (Presidente The William Congdon Foundation), i curatori della mostra Rodolfo Balzarotti, Cinthia Benvenuto, Francesco Gesti.

La conferenza stampa e l’inaugurazione si terranno sabato 22 giugno alle ore 17:30 presso il museo archeologico nazionale di Campobasso.

Introduce i lavori Enrico Rinaldi (Direttore Regionale Musei Molise). Interventi di Davide Delfino (Museo Archeologico Nazionale di Campobasso), Cinthia Benvenuto (Soprintendenza ABAP per il Molise e curatrice della mostra), Fulvia Ciliberto (Università degli Studi del Molise) i curatori della mostra Rodolfo Balzarotti e Francesco Gesti.

Nell’80° anniversario della storica battaglia di Cassino, una mostra distribuita in tre sedi museali molisane rievoca, attraverso gli scritti e le immagini di un artista americano che fu tra i protagonisti della Scuola di New York nell’immediato dopoguerra, le tragiche vicende di cui fu vittima il popolo del Molise tra l’autunno del 1943 e la primavera del 1944, quando gli eserciti degli Alleati si affrontarono con le truppe naziste per lunghi mesi sulla cosiddetta Linea Gustav, un sistema di fortificazioni lungo il fiume Sangro culminante nel formidabile bastione di Montecassino.

Di queste note vicende la mostra rievoca una serie di capitoli ancora sconosciuti.

Anzitutto, la presenza della leggendaria associazione di volontari ambulanzieri dell’American Field Service e il loro impegno a favore della popolazione civile in uno spirito alieno dalle logiche di guerra di cui si fa portavoce lo stesso Congdon nei suoi epistolari, nel suo memoriale In the Death of One (di qui la citazione riportata nel titolo della mostra) e nei disegni eseguiti sul luogo, carichi di una struggente partecipazione alle sofferenze umane.

E poi, ancora nel pieno della guerra, la sua collaborazione insieme con il collega ambulanziere John Harkness, architetto di prestigio, alla stesura di un piano urbanistico della città di Isernia semidistrutta dai bombardamenti; e inoltre il rapporto con i Polacchi del 2° Corpo d’Armata con cui condivise il sanguinosissimo assalto finale a Cassino nel maggio del 1944; e ancora il suo ritorno in Molise nel 1946, insieme con una missione dei Quaccheri, per la ricostruzione dei paesi distrutti dalla guerra, anticipando gli interventi del Piano Marshall e dell’UNRRA.