TERMOLI. Le candidate a sindaca di Termoli Daniela Decaro, Marcella Stumpo e Manuela Vigilante, come annunciato a margine del confronto pubblico di domenica scorsa, a “La Vida”, organizzato da Termolionline, hanno voluto dire la propria sulla defezione del centrodestra.
«L’assenza del candidato del centrodestra Nico Balice durante il confronto pubblico organizzato con largo preavviso da Termolionline è talmente offensiva e incomprensibile da richiedere qualche parola da parte nostra.
La presenza del Ministro Fitto non giustifica in alcun modo la scorrettezza di questo comportamento. In una campagna elettorale presentarsi ai cittadini e far valere il proprio programma dimostrandone coerenza e concretezza dovrebbe avere la priorità su tutto, specie a pochi giorni dal voto e in un periodo che non ha visto altre occasioni di discussione collettiva.
Si pensa di avere già la vittoria in tasca? A maggior ragione un incontro pubblico avrebbe permesso di toccare con mano la propria (supposta) superiorità.
Oppure si temeva di aver poco da dire e di non saperlo dire, per cui meglio evitare, tanto si può contare sui pacchetti di voti preconfezionati con promesse varie?
In entrambi i casi la mancanza di rispetto per cittadini, candidati e organizzatori è evidente e irritante. Sarebbe bene che i cittadini di Termoli riflettessero su questo episodio e vincessero la tentazione dell’astensionismo, per non affidare la città a persone che evitano le proprie responsabilità».
In merito si è espresso anche il candidato sindaco Andrea Montesanto, «Sebbene sia stato un piacere partecipare al confronto tra candidati di domenica sera promosso da Termolionline, non posso fare a meno di sottolineare l’assenza del candidato alla carica di sindaco, Nico Balice.
Molti si chiedono (nonostante il comunicato) se questa scelta sia stata dettata dalla paura di un confronto diretto sui programmi, soprattutto alla luce delle promesse fatte cinque anni fa, o se sia stata una riluttanza a confrontarsi direttamente con i cittadini…
In alternativa, l’assenza potrebbe essere interpretata come un segno di presunzione, quasi a dare per scontato il voto dei cittadini termolesi. Personalmente, trovo che essere considerati scontati sia un motivo in più per non votare la destra! A voi le conclusioni».