COLLETORTO. Lettera aperta della scrittrice Maria Pia Latorre all’autore del libro “Giovanna I d’Angiò”. Ho appena completato e molto apprezzato la lettura del pregevole volume di Luigi Pizzuto “Giovanna I d’Angiò”, Edizioni Lampo, Campobasso, 2024. Dire che è stato un meraviglioso viaggio nella storia e nei luoghi tanto cari e un’immersione a trecentosessanta gradi nell’arte che ha esaltato e continua ad esaltare la figura di questa regina di Napoli tanto amata quanto osteggiata è limitante. A partire dalla prefazione dell’ottimo professor Mucciaccio, alle citazioni di Ciro Raia, alle splendide illustrazioni di Jean Luciano, di Antonio Sarchione, di Igor Verrilli e, con mia grande e ammirata sorpresa a quelle dell’autore, così originali, significative e moderne. Per non parlare del delicato scrigno nello scrigno che contiene i colorati e gioiosi lavori di alunni e maestre, a riunire tutta una comunità intorno alla sua storia, alla sua torre e alla sua regina. Tra non poche emozioni sorprende per davvero l’anima scolpita nelle pietre della torre.
“Le pietre non svaniranno mai. Sono un presidio di sapere e di cultura. Anzi resteranno e saranno il segno più evidente del nostro passaggio”. Quale messaggio più potente si potrebbe mai lasciare? Di questo ti saremo grati, così come testimoniato nella bella illustrazione grafica di Jean Luciano, “Pitou, il professore e la torre”. Con questo accurato lavoro non solo si onora e si narrano finemente la vita e le gesta di Giovanna I d’Angiò, regina straordinaria, ma si rende giustizia di un passato malevolmente interpretato, a discredito di una figura femminile latrice di forza, determinazione e capacità autonoma nell’azione. In tal modo si rende servizio al difficile percorso di dialogo e parità di genere, oggi quanto mai urgente, in un tempo di crisi sociale e dei ruoli. Il lavoro si erge in tutta la sua bellezza. Indubbiamente sempre i messaggi più potenti passano attraverso l’arte e la letteratura. Così è per il libro dedicato a Giovanna I d’Angiò. Da segnalare l’impegno ammirevole dell’autore presso la propria comunità. Per rendere vivificante la storia attraverso rievocazioni, approfondimenti e promozione culturale in un piccolo borgo dove l’arte napoletana, al suo apparire, improvvisamente sorprende il visitatore. Credo che la Regina, da lassù, benedica per tanto amore e fedeltà.