TERMOLI. Pero Milicevic aveva appena 7 anni nel lontano 1993, quando fu costretto assieme ad altri bambini, ad abbandonare la città di Mostar, in Bosnia, a causa della guerra nell’ex Jugoslavia. Ha perso otto familiari, tra cui il padre, in quella tragedia, oggi è sacerdote e a distanza di 31 anni, don Pero ha riabbracciato don Benito Giorgetta, che accolse assieme alle famiglie di Termoli, su iniziativa del vescovo di allora, Domenico D’Ambrosio, i piccoli che fuggivano dai bombardamenti e dagli orrori di quel conflitto etnico.
Una duplice testimonianza, quella in diretta social sui canali di Vatican News, dove don Pero ha ridestato l’accoglienza avuta dalla famiglia Castriotta e dalla parrocchia di Santa Maria degli Angeli, il cui parroco era don Benito, oggi suo collega.
Ora, don Pero ha 38 anni, ha scelto la strada della fede, ma non dimentica l’amore che ha ricevuto a Termoli, occasione d’incontro è stato il Meeting di Rimini, che ha permesso ai due sacerdoti di condividere momenti intensi di riflessione.
Un mese durò quell’accoglienza, che fu umanamente straordinaria, andò proprio don Benito a Mostar, per accompagnarli nel tragitto verso quel territorio che offriva pace, quella pace che avevano smarrito, nella follia della contrapposizione tra le diverse etnie che formavano la Jugoslavia.