TERMOLI. Debutto allo stadio Cannarsa, nel terzo torneo di fila in serie D, per il Termoli calcio 1920, che riesce solo a sfiorare, però, il successo, di fronte ai suoi tifosi, mancando i 3 punti per via di un gol subito al 90esimo su calcio di rigore. Insomma, per un soffio non si è rimasti a punteggio pieno ed è un peccato, anche per qualche errore sottoporta, ma la formazione avversaria, l’Aquila 1927, come detto in sede di presentazione, era di rango e c’è voluto un superbo Palombo per mantenere quanto meno l’imbattibilità nell’avvio di campionato.
Un primo tempo che subito si tingono di giallorosso, al 7′ con il calcio di rigore per fallo di mano in area di Di Santo; Barone tira e segna.
Una gara che si metteva sul binario che desiderava mister Massimo Carnevale e L’Aquila che prova a recuperare ma di fronte ha una difesa del Termoli insuperabile, granitica, comandata alla grande dal capitano (The Wall) Sicignano. In un paio di occasioni va vicino al pari la formazione di Pagliari, ma se non ci arrivano i difensori ci pensa Palombo. Giallorossi dopo due minuti di recupero in vantaggio all’intervallo.
Il Termoli al 79′ costringe i rossoblù in dieci per fallo da ultimo uomo di Alessandretti su Barone, lanciato da solo oltre la metà campo da Trotta. Nel finale però l’arbitro concede il penalty agli aquilani, fallo di Colarelli su Misuraca, che porta il risultato sull’1-1.
Pesa l’errore di Colarelli che manca il colpo del ko al 76′.
Una vittoria sfumata proprio all’ultimo, ma ottima la prestazione.