TERMOLI. Sarà un mese di settembre realmente decisivo per le sorti del nostro territorio, chiamato a blindare quello che per oltre 50 anni ha rappresentato il principale bastione socio-economico, lo stabilimento Fiat, nelle sue varie denominazioni assunte negli anni: Powertrain, Fca, Stellantis. Il presidio in piazza Monumento di giovedì 12 settembre è una chiamata alla partecipazione popolare, che rievoca battaglie civiche che negli ultimi 25 anni hanno segnato la matrice identitaria della comunità.
Dalle lotte per la salvaguardia dell’ambiente di fine anni Novanta, a quella contro la Turbogas, fino alle manifestazioni su Tunnel e Punto nascita, alcune pro altre contro.
Investimenti, occupazione, piani industriali. “Difendiamo il nostro futuro”, lo slogan dell’iniziativa che dopo quasi tre mesi gestazione ieri pomeriggio è stata svelata, perché in vista del vertice al Mimit del 17 settembre, l’obiettivo è rendere reattivo il basso Molise e non solo Termoli per tutelare la filiera metalmeccanica e garantire così un futuro industriale alla regione.
Stavolta, le parti sociali si rivolgono proprio alla gente, non alle istituzioni, una risposta che deve venire da chi in modo diretto o indiretto, e parliamo di migliaia di famiglie, vedono ruotare il proprio reddito attorno all’attività della fabbrica più grande del Molise.
Più di un presidio simbolico, un punto fermo su cui rilanciare e far ripartire le prospettive per i prossimi anni. È sempre una incognita, una prova muscolare dall’esito imprevedibile, ma è anche l’unica occasione di affermare la voce di chi non vuole assistere passivamente all’impoverimento di un sito che ha fatto la storia e che non vuole andare in archivio.