SAN GIULIANO DI PUGLIA. Il 31 ottobre non è certo una data qualsiasi per il Molise e i molisani. Rabbia, sconcerto e dolore non si cancellano, nemmeno 22 anni dopo. Ricordiamo commossi i 27 bambini e la maestra che persero la vita sotto le macerie della Jovine, il lutto inconsolabile delle loro famiglie e la lenta, difficile e incompleta fase di ricostruzione per le comunità colpite dalla tragedia del terremoto”.
E’ quanto dichiara in una nota Vincenzo Notarangelo, segretario regionale di Sinistra Italiana.
“Ma è inutile – aggiunge – rievocare il passato se non si agisce nel modo giusto nel presente. La domanda da porsi è una soltanto: il Molise di oggi è più sicuro di quello del 31 ottobre 2002? Non bisogna avere paura delle risposte, piuttosto agire affinché la Storia non si ripeta. E’ dovere delle istituzioni e della politica proteggere il territorio e i cittadini, la recente catastrofe di Valencia – conclude Notarangelo – ci rammenta per l’ennesima volta che la natura va rispettata e che il profitto non vale più della vita umana”.