TERMOLI. La mezza maratona si va accreditando sempre più come una distanza prestigiosa e c’è chi la vorrebbe persino in sede olimpica, e siamo anche personalmente d’accordo, così come meriterebbe una ribalta nelle competizioni su strada come Europei e Mondiali.
Il successo decretato dalla Bcc Half Marathon Costa dei Trabocchi è indubbio, con 1.200 partecipanti che hanno valorizzato Sport, Natura e Comunità.
Organizzata dai Podisti Frentani in partnership con la Bcc Abruzzi e Molise, questa mezza maratona ha visto la partecipazione di 1.200 atleti e appassionati da tutta Italia, pronti a scoprire la bellezza e l’autenticità dell’Abruzzo.
Come riferiscono gli organizzatori: «Questo evento non è solo una competizione sportiva, ma un’esperienza che celebra il legame tra sport e natura, dove ogni passo è un’occasione per apprezzare il nostro patrimonio naturale».
Una scommessa che è stata ingaggiata anche da un podista termolese che nella categoria M45 sta collezionando risultati degni di nota, Daniele Di Gennaro, che milita nella Termoli Athletics.
Il percorso di domenica scorsa si è snodato lungo la suggestiva Via Verde della Costa dei Trabocchi partendo da Ortona passando per San Vito e Rocca San Giovanni fino ad arrivare a Fossacesia, regala scorci mozzafiato, trasformando la corsa in un’esperienza emozionante e indimenticabile.
«Alla partenza eravamo 1200 atleti, della mia categoria m45 eravamo 185 atleti, su 1200 atleti sono arrivato trentesimo assoluto e su 185 atleti della mia categoria sono arrivato quinto di categoria, con un passo che ho portato a km e di 3 minuti e 59 secondi per 21 km e 97 metri (a 15 secondi e spiccioli dal vincitore, ndr).
La gara non è stata facile, il livello molto alto, non nascondo che preparare questa mezza maratona per questo tempo e stato molto impegnativa e ci alleniamo 5 volte a settimana, considerando il lavoro è stato molto, molto difficile. I ringraziamenti ovviamente vanno a mia moglie che mi segue alla lettera sull’alimentazione e al mio preparatore che dedica il suo tempo libero ad allenarmi, nonché Gianni Di Blasio. Era presente tutta la mia famiglia perché questa volta hanno compreso fino in fondo il sacrificio fatto e a tutti i costi volevo migliorare».