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venerdì 9 Maggio 2025
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Dopo il dramma di Gloria, parla un tecnico: «Cari giovani maggiore prudenza alla guida»

GUGLIONESI. Di solito siamo abituati a interventi nel campo della difesa del territorio, specie da reti energetiche e impianti con fonti rinnovabili, stavolta, però, dal consulente tecnico Antonio Di Pasquale, giunge una severa riflessione dopo l’ultimo dramma della strada, quello che ha spento il sorriso di una 17enne, Gloria.

Un monito al rispetto delle regole, al volante, come nella vita, ci parrebbe di estenderne il concetto.

«Di fronte all’ennesimo incidente accaduto sabato scorso sulla Bifernina nel quale, purtroppo, è deceduta la diciassettenne Gloria Griguoli, penso che ognuno di noi è in dovere di evidenziare il grave problema sperando, attraverso un semplice scritto, di riuscire a salvare anche una sola giovane vita.

Cari giovani, mi piacerebbe conoscervi da vivi e non da morti. In qualità di perito, dopo l’ennesimo incidente stradale che ha visto morire una diciassettenne nel Molise, sento il dovere di scrivere due righe rivolgendomi soprattutto a voi giovani di tutta Italia.

La strada si macchia nuovamente di sangue con un incidente frontale che ha visto morire Gloria Griguoli, di soli 17 anni lo scorso 9 novembre; a distanza di pochissimi mesi dall’incidente frontale che ha visto morire Luciano Carovillano di 56 anni il 28 luglio scorso.

Incidenti nei quali sono consulente tecnico di parte, molto simili nella dinamica e hanno un minimo comune denominatore: il non rispetto del codice della strada su strade sempre più non sicure.

La Bifernina, la Trignina così come tante altre strade non sono piste da corsa sulle quali si può guidare in sicurezza a velocità elevate.

Le autovetture che oggi circolano su tutte le nostre strade sono in grado di raggiungere velocità molto elevate in pochissimi secondi ma quei pochissimi secondi spesso risultano essere la differenza tra la nostra vita e la nostra morte o peggio ancora la morte di qualcuno vicino a noi.

Le nostre strade e superstrade, sia in Abruzzo che in Molise così come in altre parti d’Italia, con una serie impressionante di carenze e degrado, non sono adeguate a garantire la sicurezza alle autovetture che le percorrono a velocità rispettose dei limiti di legge men che meno superiori ai limiti e non avendo risorse, o continuando a sperperare le poche risorse che abbiamo per futili cose, lo saranno sempre meno pertanto Voi tutti, soprattutto giovani, che le percorrete con macchine sempre più veloci, ricordatevi in ogni tempo che mi piacerebbe conoscervi da vivi e non da morti.

Sarebbe molto meglio scambiare due chiacchiere bevendo un caffè e non tra le lamiere accartocciate di un’autovettura, in una buia e fredda notte, senza avere nessuna risposta; è veramente grave morire a seguito di un incidente stradale e lo è ancor di più se si causa la morte di altre incolpevoli persone».