TERMOLI. Le espressioni folkloriche, nelle quali si concentra il patrimonio identitario e i valori storico – culturali realizzati dalle diverse comunità, negli ultimi decenni del secolo scorso sono state definite, prima dagli studiosi e poi riconosciute dai politici, come “beni culturali etnografici”, equiparandole così ai beni archeologici e storico – artistici. Nel quadro di tali valutazioni scientifiche e politiche, la Fitp che, già dalla sua costituzione, si richiama alla Convenzione per la tutela del patrimonio culturale adottata dalla Conferenza Generale dell’Unesco, al fine di garantire la conservazione, la conoscenza e la trasmissione alle future generazione del patrimonio demo-etno-antropologico delle diverse comunità italiane, ha istituito il titolo di “Città del Folklore” da assegnare alle Città che, su espressa richiesta rivolta alla Federazione da parte di Enti Locali, possano dimostrare di aver attuato interventi atti alla salvaguardia del proprio patrimonio etnografico.
Come reso noto la scorsa settimana, la città di Termoli è stata insignita del titolo di “Città del Folklore 2024”. L’ambito riconoscimento è stato conferito dalla F.I.T.P. (Federazioni Italiana Tradizioni Popolari) il cui intento è “Promuovere e favorire la vitalità delle culture popolari con manifestazioni, spettacoli, ricerche, studi scientifici e divulgativi”. Quest’anno, Termoli è stata riconosciuta Città del Folklore con le città di Roccamulera (Sicilia) e Palagianello (Puglia). Per la città adriatica si tratta di un vero e proprio tributo in quanto, da sempre, proprio Termoli è fulcro di gruppi dediti alla divulgazione delle tradizioni popolari e che da diversi anni, per tramite dell’amministrazione comunale, organizza nei mesi estivi il Festival Internazionale del Folklore. Termoli “Nota per la sua Scalinata del Folklore e per la sua lunga tradizione di festival folcloristici e per il Festival Internazionale del Folklore”.
Con questa motivazione, a partire dalle ore 11, al cinema Sant’Antonio si celebrerà l’ambito riconoscimento con una manifestazione alla quale interverranno diverse autorità. Interverranno il sindaco Nicola Balice e il vicesindaco, nonché assessore alla Cultura Michele Barile, il presidente della Regione Molise Francesco Roberti, il senatore Costanzo Della Porta, l’onorevole Elisabetta Lancellotta e l’eurodeputato Aldo Patriciello. A seguire gli interventi di Gerardo Bonifati, presidente F.I.T.P. nazionale, Mario Barile presidente F.I.T.P. Regione Molise, Domenico Senese presidente associazione A’ Schaffette, Padre Enzo Ronzitti presidente associazione A’ Paranze, Fabio Antinucci direttore artistico associazione Tradizioni Amiche, Giuseppe Bucci presidente associazione Terzo Millennio, Angelo Ciavarella presidente associazione La Voce della Tradizione, Armando Franzese componente associazione A’ Sartagne, i padri del Folklore Nicolino Cannarsa e Antonio Mucci. Modererà l’incontro Stefano Leone, che ha voluto così evidenziare l’importanza del riconoscimento.
«Importante riconoscimento in campo nazionale e internazionale per la nostra comunità. Nel concetto del rapporto tra il mare e la vita, il Luogo dell’ uomo rappresenta, da millenni, il nascere e il consolidarsi del Sapere del Popolo, vero e ineludibile fondamento e baluardo della Educazione e della Cultura del pianeta. Da secoli la città di Termoli, favorita dalla particolare posizione geografica lungo un tratto di costa del mare Adriatico, esprime una particolare Conoscenza delle Tradizioni e dei Costumi. Anche nel Molise, come in Italia e in Europa, il Folklore, forma di aggregazione sociale e culturale incentrata sullo studio, sul recupero e sulla rievocazione della sedimentazione orale delle tradizioni popolari, assume rilievo scientifico in relazione alla dimensione etnologica, codificando l’oralità popolare in una seria di elementi antropologico-culturali considerati oggettivi. La foto ricorda le Universiadi di Zagabria nel 1987 e il gruppo folklorico A’ Shcaffètte che fu scelto per rappresentare l’ Italia in quel bellissimo evento mondiale».
Nella valutazione per l’assegnazione del titolo “Città del Folklore” sono elementi di merito gli accordi di programma con gruppi folklorici e associazioni impegnati a promuovere le manifestazioni della cultura popolare tradizionale mediante spettacoli, rassegne, studi, ricerche e pubblicazioni.
Alla Città insignita di tale titolo viene consegnata un’insegna che, allocata all’ingresso dell’abitato, esplicita il riconoscimento con un apposito logo già depositato presso i competenti uffici ministeriali e, quindi, a tale scopo istituzionalizzato.